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Coronavirus: Palermo torna in zona arancione, 24 comuni siciliani rimangono in fascia rossa

La nuova ordinanza proroga da domani (giovedì 29 aprile) la “zona rossa” per i Comuni di: Aci Catena e Adrano, in provincia di Catania; Baucina, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Cinisi, Giardinello, Lascari, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Partinico, Termini Imerese, Villabate e Villafrati, nel Palermitano; Catenanuova e Cerami, in provincia di Enna; Lampedusa e Linosa, nell’Agrigentino; Lentini, in provincia di Siracusa; Marianopoli e Mussomeli, nel Nisseno; e la reitera per Caccamo, Campofiorito e Cefalù, sempre in provincia di Palermo.

Con lo stesso provvedimento – da venerdì 30 aprile a mercoledì 12 maggio – è stata disposta, invece (viste le relazioni delle rispettive Asp e sentiti i sindaci), la “zona rossa” per Tortorici e Tusa, nel Messinese e Serradifalco, in provincia di Caltanissetta.

Nella settimana dal 18 al 25 aprile l’incidenza settimanale dei casi, a Palermo, è scesa a 218,40 su centomila abitanti e la pressione sui reparti Covid è diminuita, basta considerare che a Partinico ci sono 20 ricoveri in meno rispetto ad una settimana fa. E allora visto che i contagi non sono scesi come ci si aspettava perchè non prorogare la zona rossa anche al capoluogo? Il governatore Nello Musumeci già ieri aveva ricevuto pressioni da alleati di centrodestra e associazioni di categoria. Troppi i giorni di chiusura fin qui per il capoluogo, che sta portando al collasso l’intera economia.

C’è da chiedersi cosa accadrà adesso in zona arancione, con una maggiore libertà di movimento. C’è chi dice nulla, perchè la gente, come testimoniano le immagini dello scorso fine settimana, è uscita da casa per recarsi in parchi, giardini, a passeggio magari creando assembramenti evitabili da un lato, con un maggiore senso di responsabilità dei palermitani, e dall’altro, con maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, arrivando magari anche chiudere intere vie o piazze come è accaduto proprio sabato scorso a Roma.

Palermo, dunque, si prepara ad un primo maggio in zona arancione anche se vige l’ordinanza comunale di divieto di stazionamento in diversi luoghi, dal Foro Italico a Mondello.

Sono 24 i comuni siciliani che invece finiscono automaticamente in zona rossa per l’incidenza settimanale superiore ai 250 casi su centomila abitanti e tra questi anche Cefalù, dove si sono registrati focolai in diverse scuole.

Intanto Confartigianato Sicilia e Casartigiani Sicilia ribadiscono l’urgenza di fare riaprire il settore Benessere in zona rossa. “Ci sono ancora  24 comuni siciliani con maggiori restrizioni. Non possiamo continuare a penalizzare estetiste e parrucchieri che da più di un anno dimostrano di lavorare seguendo rigidi protocolli di sicurezza. Chiediamo da mesi una presa di posizione del nostro governo su questo fronte. È urgente una deroga per queste chiusure in zona rossa. La questione non è più rinviabile”. (gds)