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Ufficiale: La Sicilia resta zona arancione almeno fino al 9 maggio

Niente zona gialla per la Sicilia almeno fino al prossimo 9 maggio. La decisione è stata formalizzata nel pomeriggio dal ministro Speranza, i dati del report settimanale sull’andamento del contagio parlano chiaro: non ci sono i numeri per il passaggio di colore o quantomeno sarebbe del tutto imprudente.

Sicilia resta zona arancione

La Sicilia, dunque, resterà in zona arancione almeno fino al 9 maggio visto che la successiva revisione dei colori è prevista per venerdì 7 maggio e del decisioni assunte il venerdì entrano in vigore, di regola, il lunedì successivo.

Ma per avere conferma ufficiale bisognerà attendere la firma sui relativi provvedimenti da parte del contestato Ministro della salute Roberto Speranza firma che arriverà solo dopo la riunione della cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità.

I dati non ancora consolidati

Ma il dato è difficile da controbattere. L’indice di trasmissione del virus Rt per la settimana considerata (quella tra il 19 e il 25 aprile) è sceso sotto il livello 1 anche se solo di poco ma è chiaramente scritto nei provvedimenti che servono almeno due settimane consecutive sotto la soglia d’allerta (stabilita fra 1 e 1,25 di Rt) e un rischio complessivo basso o moderato per passare in una fascia di rischio inferiore. Il rischio è calcolato anche in base al numero di positivi per 100 mila abitanti e all’indice di riempimento dei reparti ospedalieri. Lo prevede in maniera esplicita il decreto dell’aprile del 2020 che fissa i criteri di classificazioni delle regioni.

La speranza, dunque, sbatte chiaramente contro le regole e la Sicilia dovrà aspettare ancora una settimana per agganciare il treno delle ripartenze già possibili dal 26 aprile nelle regioni gialle ma non ancora in Sicilia. Ristoratori, bar e tante altre categorie protestano ma non c’è nulla da fare, il contagio è ancora troppo alto

Trend comunque in discesa

Il trend però, lascia aperta la porta alla speranza. Nelle ultime tre settimane si registra una lenta ma costante diminuzione dell’incidenza e dei nuovi positivi così come del riempimento dei posti letto ospedalieri.

Un andamento che rispecchia le previsioni pandemiche per la Sicilia con un ritardo medio di un mese sul resto del Paese

Migliora la situazione generale del rischio pandemico in Italia, con nessuna Regione a rischio alto. Undici Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 10 Regioni hanno una classificazione di rischio basso. Tre Regioni (contro 4 della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Campania e Sicilia hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre di tipo 1. la bozza del report del monitoraggio Iss-ministero della Salute con i dati relativi alla settimana 19-25 aprile. Un rt maggiore di 1 ce l’hanno solo Basilicata, Campania e Sicilia.

«Si conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati, ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello molto impegnativo» scrive l’Istituto superiore di sanità.
«È fondamentale – si ricorda – che la popolazione continui a rispettare tutte le misure raccomandate di protezione individuale e distanziamento in tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo per ridurre il rischio di contagio. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi».