TORINO (ITALPRESS) – In un momento storico caratterizzato da comunicazioni estremamente numerose e spesso molto brevi, il Politecnico di Torino è convinto che il libro sia più importante che mai, un antidoto potente per orientarsi nel frastuono spesso assordante dell’attualità. Libro, quindi, inteso come oggetto a cui dedicare tempo e attenzione, che genera riflessioni e ragionamenti, stimola il dialogo e costruisce, pagina dopo pagina, le basi del sapere. Nasce così l’iniziativa “Cinque Libri”.
La formula (ispirata a quella di un noto sito britannico) è semplice: il Politecnico chiede a degli esperti di raccomandare cinque libri riguardanti un argomento di interesse non solo per la comunità dell’Ateneo ma anche, potenzialmente, per molti cittadini – e di spiegare le loro scelte in un’intervista.
Protagonista della prima puntata sarà il professore emerito del Politecnico di Torino Carlo Olmo, che ha scelto cinque libri a suo avviso importanti per la cultura politecnica: L’origine delle specie di Charles Darwin, Fisica e Filosofia di Werner Heisenberg, La grande trasformazione di Karl Polanyi, Il Mediterraneo di Fernand Braudel e L’Europa delle città di Marino Berengo.
Giovedì 6 maggio alle 18.00 verrà trasmesso in prima visione il video dell’intervista al prof. Olmo, e verrà pubblicato il relativo testo. Successivamente, i video e le interviste scritte rimarranno disponibili sul sito www.polito.it/cinquelibri ad alimentare un archivio via via crescente di suggerimenti di lettura su argomenti (tra i prossimi argomenti trattati: la civiltà cinese, la civiltà giapponese e come la tecnologia ha cambiato l’umanità).
“I libri sono importanti perchè la forma libro risulta essenziale non soltanto per articolare bene un argomento, ma anche perchè molti temi sono complessi e quindi richiedono una forma lunga per poter essere affrontati in maniera soddisfacente”, commenta il professor Juan Carlos De Martin, vicerettore per la Cultura e la Comunicazione del Politecnico di Torino e ideatore dell’iniziativa, che conclude: “Ecco perchè i libri devono rimanere al centro della vita universitaria. Questa iniziativa, quindi, vuole essere un contributo in questa direzione. Leggere libri, commentarli, studiarli, contribuire scrivendo nuovi libri è una delle missioni fondamentali dell’università”.
(ITALPRESS).
More Stories
Bayer festeggia 125 anni di storia in Italia
Il 22 Sportcity Day in 162 città, edizione da record
Manovra, Meloni “Pronta al confronto, sarà seria e di buon senso”