PALERMO (ITALPRESS) – Una parifica con tanti se e diverse puntualizzazioni. Non solo l’irritualità del ritardo con cui il rendiconto 2019 della Regione siciliana ottiene il via libera (di fatto un anno dopo i termini normali), circostanza questa evidenziata anche da Salvatore Pilato, presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei conti, alla sua prima cerimonia di parifica del bilancio regionale.
“Dobbiamo rivedere il protocollo di lavoro, trovare misure più fluide per allineare i tempi. La tempistica del giudizio di parificazione è un indice di efficienza gestionale”, ha commentato. Ma ci sono anche sospetti su un nuovo disavanzo da ripianare.
“Le risultanze del rendiconto presentano profili migliorativi dichiarati sull’esercizio anteriore ma da approfondimenti contabili sono emersi una molteplicità eterogenea di criticità finanziarie con la quale ci siamo confrontati e ci sono aree che pongono dubbi di attendibilità sull’esatta stima del risultato di amministrazione”, ha detto Pilato nella sua relazione.
Secondo il magistrato contabile il rendiconto 2019 rappresenta “un punto di non ritorno sull’avviamento di riforme che la politica deve avviare”. Pilato, nel corso della sua introduzione ha puntato l’attenzione su alcune priorità di politiche pubbliche “molto pressanti” per la Regione siciliana come “l’efficienza della pubblica amministrazione e la misurazione dei risultati”, “la capacità di investimento in infrastrutture”.
Dal punto di vista macroeconomico, ha aggiunto la regione si trova “in uno stagnazione economica perdurante e in peggioramento” per questo servono “politiche mirate e interventi severi e sistematici”.
Il via libera alla parifica del rendiconto è arrivato alla fine di una lunga giornata anche se i magistrati contabili hanno escluso dalla parifica alcune componenti come il conto del bilancio con il risultato di amministrazione che è dichiarato irregolare per il mancato accantonamento di 315 milioni del fondo contenzioso; la mancata istituzione del fondo rischi e la carenza di 34 milioni dal fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Dichiarate irregolari anche altre voci per la parte vincolata e per la parte destinata ad investimenti così come il conto economico e lo stato patrimoniale della Regione siciliana.
Ed infine, c’è un nuovo disavanzo nei conti della Regione? Pilato ha parlato di “disavanzo e quote di disavanzo non recuperate nel rendiconto del 2018 e da ripianare in quello del 2019” per un totale di oltre 875 milioni di euro.
Nella requisitoria, Zingale, aveva sottolineato “il parziale ripianamento della quota di disavanzo pregresso a carico dell’esercizio 2019, con un’eccedenza da ripianare per un importo di 449.347.768,68 euro, illegittimamente ‘consegnatà al successivo esercizio, e quindi da aggiungere alla quota già stanziata per l’esercizio 2020”.
(ITALPRESS).
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