PALERMO (ITALPRESS) – Dal 10 luglio 2021 al 28 febbraio 2022 a Palazzo Reale di Palermo, dopo quasi un anno di lavoro preparatorio, apre al pubblico Purification (From Bill Viola to the Palatine Chapel), un’esperienza, di cui il fruitore diventa co-protagonista, posto in relazione con le opere recuperando il significante attraverso contenuti di valore universale. La Fondazione Federico II affronta il tema dei temi: la spiritualità, l’esistenza, la salvezza, la vita, la morte e ancora la vita.
Bill Viola, il maestro indiscusso dell’Universo figurativo e della videoarte, esporta a Palermo le sue opere e traccia il solco della ripartenza. Una tappa storica per Palazzo Reale e ricca di significati per un grande artista che ha esposto alla Cattedrale di Saint Paul di Londra, alla National Gallery di Londra, alle National Galleries of Scotland di Edimburgo, al MoMA di New York, al Jean Paul Getty Museum di Los Angeles, al Grand Palais di Parigi. La Fondazione Federico II dal 2018 ormai approfondisce i contenuti culturali del Palazzo Reale e della Cappella Palatina e adesso porta fino in fondo questa missione svelando ai visitatori, oltre alla magnificenza esteriore, anche il grande significato simbolico-spirituale. Questo metodo ha indotto la Fondazione a far leva sull’apparato teorico di un grande artista contemporaneo come Bill Viola per esprimere il rapporto tra materiale e immateriale.
A Palazzo Reale, allora, le Sale Duca di Montalto, sede dell’evento, fanno “reset” per accogliere la mostra e si trasformano nel luogo dell’introspezione. Un luogo in cui il buio è spezzato da lame di luce che fondono, in un unico “luogononluogo”, le opere di Viola con una selezione di preziosissime opere e reperti, intrisi di storia e spiritualità, scelti minuziosamente dalla Fondazione Federico II. Opere e reperti che rappresentano simbolicamente l’acqua come elemento cosmico concepito nei vari contesti storici e culturali. Bill Viola è chiamato così a dialogare (in invio e ricezione) con la storia. Una sfida che ha colto con rigore ed entusiasmo. È lo stesso Viola a ribadire, con la sua azione tecnica e creativa, che nei secoli le tematiche esistenziali e la funzione emotiva dell’arte non sono cambiate nella loro sostanza. Variano certamente lo strumento, il mezzo, la tecnica attraverso cui gli artisti esprimono quella dimensione. Antichità e contemporaneità sono poste in dialogo perché “tutta l’arte è contemporanea”. Insieme per “fluire”, come l’acqua, dal passato al presente. Viola trasporta il visitatore in quel “luogononluogo” dove convivono Oriente e Occidente, morte e vita, laici e credenti. Un “luogononluogo” da sperimentare a Palazzo Reale, il cui scrigno, la Cappella Palatina, è “luogo” della spiritualità per eccellenza, tra le icone mondiali della sacralità. L’acqua diviene, nella sua estrema accezione simbolica, correlazione tra l’uomo e il sacro, tra la dimensione terrena e la dimensione ultraterrena. L’acqua, da ogni angolo prospettico, sia spirituale che sacro, rappresenta il simbolo attraverso cui l’uomo colma il desiderio innato di aspirare a comprendere la creazione, la nascita e la morte. Ecco allora il martirio e l’ascensione, temi focali delle cinque celebri opere che Viola porta in Sicilia, su invito della Fondazione Federico II: Tristan’s Ascension e Air Martyr, Earth Martyr, Fire Martyr e Water Martyr. Il simbolismo colto e complesso di Bill Viola introdurrà il visitatore alla riflessione e alla ricerca del senso profondo della vita. Come lo stesso Viola ha affermato “l’arte è un processo di risveglio dell’anima”.
La ricerca introspettiva ed espressiva sull’essere umano parte proprio dagli elementi fondamentali costitutivi del mondo. Il più forte tra questi è certamente l’elemento acqua. Il richiamo, nelle opere di Bill Viola, sia alla tradizione classica occidentale sia a quella orientale crea un linguaggio universale. La potenza del linguaggio contemporaneo delle opere di Viola esalta e vivifica il simbolismo dei manufatti antichi che divengono anch’essi simbolo dirompente dell’elemento acqua. Nell’ambito di questa visione le quattro video-installazioni della serie Martyrs (Earth, Air, Fire, Water) affidano la rappresentazione della sofferenza e della lotta contro di essa a quattro personaggi, quattro “martiri”, ognuno dei quali si trova ad affrontare una diversa “prova” rappresentata da uno dei quattro elementi cosmici: terra, aria, fuoco e acqua. Tristan’s Ascension mostra invece un uomo immerso nel flusso di una cascata, ma è un fluire inverso, l’acqua non cade verso il basso ma si solleva in alto. È un ritratto surreale della trascendenza, che mostra l’ascesa dell’anima dopo la morte, riuscendo a rendere giustizia a una nozione così alta e complessa. P u r i f i c a t i o n è organizzata da Fondazione Federico II e Bill Viola Studio – a cura di Kira Perov e Patrizia Monterosso – in raccordo con l’Assemblea Regionale Siciliana, con la dimensione museale regionale siciliana, con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, col FEC (Fondo Edifici di Culto), con numerosi Enti Ecclesiastici e l’Eparchia. La Fondazione rifiuta il sistema dell’importazione delle mostre pacchetto e produce uno sforzo senza precedenti per creare mostre che a Palazzo Reale di Palermo prendono vita, mai viste prima e mai ripetibili altrove.
(ITALPRESS).
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