22 Settembre 2024

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Una commedia brillante allo Zappala’ di Palermo: in scena le relazioni ai tempi di Facebook a firma di Enzo Carnese

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista.

Balli d’epoca di apertura, rigorosamente in abiti sontuosi e variegati, monologhi, risate, spunti di ordine morale: questi gli ingredienti dello spettacolo “Facebook minuto per minuto”, commedia teatrale di Enzo Carnese, svoltasi lo scorso 23 Luglio 2021 al teatro Zappala’ di Palermo.
Cuore centrale della commedia, Facebook come veicolo di socializzazione, contatti mantenuti e relazioni nuove, rivolto tanto ai giovani quanto agli anziani.
La commedia si apre infatti con la volontà di iscriversi a Facebook da parte di un oltraottantenne, per amicizia, amore, o, per lo più, incontri a sfondo sessuale.
Ecco che Facebook viene presentato quale veicolo di incontri tra uomini e donne, delusioni nel passaggio da incontri virtuali a reali, falsi profili, insomma uno spaccato di vita odierna, incorniciato da termini ormai comuni quali selfie, tag, nichname, app, chat.
Incontri al buio: quello che è bene rifiutare, come non accettare amicizie da profili senza foto, come tema ricorrente, in un processo di immedesimazione dello spettatore in grado di coinvolgere emotivamente fin dalle prime scene.
Tradimenti, confessioni, password del cellulare da nascondere, chiacchiere tra amiche a un bar su tradimenti, vanità, esibizionismi e coppie libere: scene oggi comuni, sulla scia dei più noti social come Twitter e Instagram, recitate da una molteplicita’ di personaggi femminili, come Giovanna Macaluso, performer, e maschili, come Nick Merendino, professionista la cui attività consta di ben oltre cinquanta anni di vita attoriale.
“Facebook minuto per minuto”, una commedia da ascoltare con orecchio ben propenso e con la disposizione personale all’ilarita’ e al sorridere di una quotidianità fatta di virtuale e ricerca di rapporti appaganti, amori perfetti, quindi di facili, volatili, illusioni.
Facebook, lo strumento che ha cambiato il mondo, che ha globalizzato le notizie: uno scenario a metà strada tra accesso sano alle notizie e relazioni personali frizzanti e senza pensieri, per una commedia che riserva sorprese e riusciti doppi sensi capaci di tenere su il morale e sdrammatizzare realtà spesso amare. Realtà dove l’Apparire supera (purtoppo) l’Essere, la Corsa allo Scoop prevale e lo stigma sul proprio Essere con certi falsi presunti attributi può arrivare persino condannare a una falsa reputazione e a un’etichetta degradante il Vero Sé.
In attesa di una Replica ancora non annunciata dagli artisti, nella cornice estiva del celebre teatro palermitano, il monito a un uso consapevole di uno strumento ormai divenuto “protesi” del Sé, tra illusioni, delusioni e desiderio forte di visibilità e conferme.