30 Settembre 2024

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III Congresso Regionale siciliano Società Italiana della Riproduzione Assistita: il Report di Catania.

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista e docente.

Infertilità, negazione della genitorialita’, diritto frustrato: oggi per una coppia che vuole generare un figlio sono necessari circa quattro anni per ricevere una diagnosi e avviare terapia di infertilità, con il rischio dell’età che avanza.
Cio’ si traduce nell’essere privati di una gioia inestimabile della Vita, la genitorialita’, per un problema di salute, che potrebbe essere invece trattato tempestivamente attraverso le moderne risultanze scientifiche.
Questa la Realtà sociale messa in evidenza durante il III Congresso Regionale siciliano Società Italiana della Riproduzione Assistita, S.I.R.U, tenutosi in Sicilia lo scorso 10 e 11 Dicembre 2021, presso il sontuoso hotel Baia Verde ad Acicastello (Catania).
“Si tratta di un compito elevato, quello della protezione della genitorialita’, che noi della S.I.R.U. ci prefiggiamo di implementare – apre Guglielmino, uno dei presidenti della S.I.R.U. – È importante garantire ai cittadini il diritto alla salute riproduttiva, partendo dalla prevenzione primaria per arrivare ai trattamenti di riproduzione medicalmente assistita fornendo le informazioni necessarie per approdare a una scelta genitoriale consapevole e a percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali a garanzia della qualità delle cure riproduttive, il prona possibile.
L’obiettivo è costruire sinergie tra i centri di riproduzione medicalmente assistita e le realtà sanitarie locali. Da un punto di vista preventivo, oggi, la S.I.R.U. si incarica di formare le scuole per un’educazione alla salute riproduttiva e vogliamo che sempre più coppie facciano nascere i propri figli con tecniche di PMA qui in Sicilia. Nella nostra professionalità quando si vince si vince tutti, ecco il senso delle linee guida sulla PMA emanate nel 2021, da intendersi come riferimento per le procedure diagnostico-terapeutiche che deriva dalle risultanze della letteratura scientifica”.
Linee guida in cui e’ indicata la figura dello psicologo, come sottolinea la Dottoressa Oieni, psicologa.
“La coppia è un soggetto di cui prendersi carico, le persone impossibilitate a divenire genitori si isolano dalle altre coppie, non si parlano per non ferire l’altro, la sessualità perde l’aspetto ludico, nascono sentimenti di colpa e rabbia. Al fine di garantire la serenità di coppia i professionisti devono indicare uno psicologo, anche il medico di base. Il fine è quello di affrontare la propria idea di genitorialita’, affrontare lo stigma sociale, la cosiddetta disclosure, gestire il fallimento di una eterologa. E’ inoltre importante accompagnare i donatori nella fase del decision making”.
Psicologia e medicina, come sottolineato da Sebastiano Bianca, genetista, “La consulenza genetica è tesa a informare le coppie circa il loro rischio riproduttivo (il rischio di trasmissione ai figli di eventuali anomalie genetiche) e ad offrire informazioni su tutte le opzioni riproduttive in caso di infertilità (come la fecondazione assistita omologa ed eterologa).
La fertilità dobbiamo preservarla, bisogna garantire il bambino alla coppia in braccio.
Riflettiamo sugli scenari futuri sul carrier screening anche su soggetti senza precedenti in famiglia. Poniamoci quindi come domanda: dobbiamo inseguire per forza il figlio sano? Dobbiamo indagare su patologie individuali senza patologie familiari? Direi di si visto che l’88% delle patologie avviene in coppie senza patologie nei genitori”.
Le linee guida di PMA, quindi, utili a trovare dei punti comuni tra gli addetti ai lavori, per trovare, per esempio, “buoni ovociti e buoni spermatozoi”, per trovare il coraggio di effettuare delle scelte su basi scientifiche oltre che esperienziali, nella prospettiva di inserire la PMA tra i LEA, per evitare che le Regioni procedano a velocità diverse, con pagamenti diversificati tra Nord e Sud, con un costo che si aggira intorno ai 2.800 euro per Palermo e Catania, incrementando la possibilità di effettuare non solo la fecondazione omologa, ma anche eterologa, realta’ impossibile in alcune Regioni, non esistendo una Banca apposita. In questo caso si tratta di uscire fuori dalla propria Regione, sostenendo costi non indifferenti: il rischio evidente è che la genitorialita’ diventi un lusso per pochi, un privilegio ingiusto per un giusto diritto costituzionale.
“Tre punti essenziali, al fine di aiutare le coppie siciliane con problemi riproduttivi ad avere figli, sono sicuramente il sostegno economico alle coppie, la creazione
di una Banca Regionale per la conservazione dei gameti, con bandi regionali per l’acquisizione, come avviene in altre Regioni e la promozione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA).
Si pongono quindi tre nodi da risolvere, insieme alla tematica generale della tutela e prevenzione della fertilità, da attuare attraverso la promozione di corretti stili di vita e la riduzione degli inquinanti” precisa Guglielmino.