ROMA (ITALPRESS) – “Tokyo è stata una tappa realmente importante per il nostro mondo. Non avevamo mai vinto così tanto come in Giappone, siamo tornati a casa con cinque medaglie, due olimpiche e tre paralimpiche. Devo complimentarmi con Nespoli e con Boari e ancora con il mixed team composto da Travisani-Mijno, con Virgilio e Petrilli per le medaglie ai Giochi paralimpici. Ora non dobbiamo lasciarci sfuggire questa occasione per portare visibilità e sempre più persone al tiro con l’arco, uno sport che fa innamorare chi lo prova”. Questo l’obiettivo di Mario Scarzella, presidente della Federazione italiana tiro con l’arco, per il triennio che porterà lo sport italiano ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il prossimo anno, peraltro, sarà importante per la Fitarco, pronta a festeggiare il 60° compleanno. “Sono passati tanti anni da quando faccio il presidente – ha osservato Scarzella in un’intervista all’Italpress – e devo dire grazie alla base, ai consiglieri che mi hanno supportato e sopportato, ai comitati regionali, alle società e in particolare agli atleti e a tutti i volontari che hanno lavorato per il tiro con l’arco”.
“Nell’ultimo periodo siamo stati una delle federazioni con più soddisfazioni dal punto di vista dei risultati – ha proseguito Scarzella – Devo dire grazie a chi ci ha aiutato, ai presidenti del Coni Gianni Petrucci prima e Giovanni Malagò poi, al presidente Pancalli e anche alla sottosegretaria Vezzali: tutti hanno creduto nella nostra federazione e noi abbiamo fatto in modo di ripagare questa fiducia”. Anche Sport e Salute, con la divisione dei contributi alle federazioni, ha premiato nelle ultime ore il lavoro della Fitarco. “Noi abbiamo fatto dello sport di base e dell’alto livello due nostri pilastri: non so se per questo siamo stati premiati, voglio esaminare i dati – ha spiegato Scarzella – Non ho mai contestato gli algoritmi utilizzati, ci siamo sempre adattati nel condividere le scelte e la stessa cosa faccio ora, indipendentemente dai risultati. Ci saranno contenti e scontenti, io voglio solo capire dove Sport e Salute vuole portare il nostro mondo: chi ha fatto la ripartizione ha sicuramente studiato, avrà voluto premiare chi ha fatto attività di base e sviluppo e noi non abbiamo mai smesso di lavorare per promuovere il tiro con l’arco. Infatti non abbiamo mai perso tesserati, anzi i nostri numeri sono aumentati”.
(ITALPRESS).
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