PALERMO (ITALPRESS) – “E’ un’attività intensa, soprattutto in relazione alla situazione che abbiamo trovato nel momento del nostro insediamento”. A dirlo è il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa sul “Piano straordinario per il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa per il triennio 2021-2023”. “E’ un fenomeno che riguarda le aree con tassi di povertà significativi e prive di luoghi di aggregazione culturale – ha aggiunto -. Siamo passati dal 24,3% al 19,4%, per i giovani dai 18 ai 24 anni che non proseguono gli studi (la media in Italia è scesa da 14,7% a 13.1%). Per questo abbiamo deciso di operare interventi con risorse cospicue, circa 120 milioni di euro. Un giovane che abbandona la scuola è un dato allarmante. Questi giovani provengono da famiglie meno abbienti e spesso iniziano a lavorare in nero o nella peggiore delle ipotesi diventano anche manovalanza per le organizzazioni criminali. Vogliamo arrivare alla radice delle cause che determinano l’abbandono e tentare di neutralizzarle”.
Poi ancora sul rapporto tra il governo con il ministero: “C’è un rapporto proficuo col ministro (Patrizio Bianchi, ndr) che ha apprezzato il lavoro che abbiamo svolto – ha sottolineato Musumeci -. Il lavoro del governo regionale non è passato inosservato a Roma”.
Il programma, finanziato con un totale di 32,5 milioni suddivisi tra Fondi regionali, Fondi POC e Fondi FESR, prevede: l’implementazione del tempo pieno e del tempo prolungato; realizzazione e messa a disposizione di nuove strutture di fruizione comune e ambienti di apprendimento; sostegno alla autonomie scolastiche nella costruzione di collaborazioni con i soggetti territoriali; attivazione di attività laboratoriali; miglioramento infrastrutturale degli spazi comuni; orientamento e consolidamento delle competenze di base e delle capacità cognitive, comunicative e relazionali.
“E’ un impegno corale tra le varie istituzioni che hanno partecipato allo stesso tavolo – ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla -. Si tratta di un programma importante, la scuola deve essere intesa come casa e luogo di costruzione della cittadinanza. Abbiamo investito 600 milioni nelle strutture scolastiche. E’ un percorso lungo, ma che andava avviato. Dei 30 milioni a disposizione oltre la metà saranno destinati agli spazi comuni”.
“E’ il momento finale di un lavoro svolto in maniera sinergica – ha detto Patrizia Fasulo dell’USR -. Serve spingere sull’educazione civica che consentono agli alunni di avere possibilità di essere cittadini attivi”.
Una serie di iniziative che prenderanno il via e saranno utili a cercare di ridurre ancor più il gap con il resto del paese: “E’ un lavoro che tiene conto delle diverse situazioni, in questi anni sono state fatte tante iniziative di concerto col ministero – ha detto il dirigente generale del dipartimento Istruzione della Regione, Antonio Valenti -. Tutte le scuole che hanno fatto richiesta di adesione a questo progetto sono state ammesse e avranno i finanziamenti. Abbiamo anche cercato di semplificare le procedure di rendicontazione dei progetti, per cercare di realizzare le cose che è il nostro vero obiettivo”.
(ITALPRESS).
More Stories
Schifani incontra l’ad di Pelligra Italia, “Per progetto rinascita di Termini Imerese”
Il siciliano Chiriaco eletto al Consiglio centrale dei Giovani di Confindustria
Corecom Sicilia, Peria Giaconia “Patentino digitale per giovani e web”