CALTANISSETTA (ITALPRESS) – La polizia di Caltanissetta ha eseguito sette misure cautelari nei confronti di persone accusate di aver commesso 13 furti in chiese, case e scuole durante il lockdown. Tra gli oggetti rubati numerosi computer, fondamentali per la didattica a distanza degli alunni, oggetti sacri, destinati al culto, monete dei distributori di bevande e monili in oro. Cinque gli arresti (quattro in carcere, uno ai domiciliari), per gli altri due è stato disposto l’obbligo di presentarsi quotidianamente in Questura.
Le indagini hanno avuto inizio quando a Caltanissetta si sono registrati diversi furti ai danni di istituti scolastici, chiusi a causa del lockdown, e di alcune chiese. Utili le immagini degli impianti di videosorveglianza.
Tra gli arrestati anche una donna accusata di aver fatto da “palo” durante alcuni dei furti e un’altra di aver occultato parte degli oggetti rubati. Durante le indagini numerose le operazioni della polizia che hanno permesso di neutralizzare “i propositi criminosi degli indagati e, in alcune occasioni, si è proceduto al loro arresto in flagranza di reato in relazione a reati diversi da quelli ora in contestazione”. Uno dei furti più rilevanti è stato quello commesso alla chiesa di “Sant’Agata”, quando i presunti autori avrebbero danneggiato oggetti sacri e alcuni scrigni contenenti oggetti di valore. Nei prossimi giorni sono previsti gli interrogatori di garanzia da parte del Gip.
(ITALPRESS).
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