KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La guerra in Ucraina è al quarantanovesimo giorno, il presidente Zelensky propone alla Russia uno scambio di prigionieri mentre a Mosca arriva una nuova accusa dalle parole del presidente statunitense, Joe Biden, secondo cui si tratta di “genocidio”. Ieri ha parlato il presidente russo Vladimir Putin, secondo cui “l’operazione militare speciale in Ucraina procede secondo i piani”. “Quel che sta accadendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva altra scelta”, ha detto dopo aver incontrato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Al Cremlino, però, ora giungono le parole del presidente statunitense, Joe Biden, che accusa Putin di “genocidio”. “Sì – ha detto Biden -, l’ho chiamato genocidio. E’ diventato sempre più chiaro che Putin sta solo cercando di cancellare l’idea di essere ucraini”, ha affermato. “Lasceremo che gli avvocati – ha aggiunto il presidente Usa – decidano a livello internazionale se ha i requisiti, ma sicuramente a me sembra così”. A stretto giro arriva il commento del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Parole vere di un vero leader”, ha affermato Zelensky in un tweet rivolto al presidente statunitense. “Chiamare le cose con il loro nome è essenziale per affrontare il male”, ha aggiunto, esprimendo gratitudine per “l’assistenza fornita dagli Stati Uniti” e ribadendo il bisogno “urgente” di “armi più pesanti”.
Intanto il conflitto prosegue. “La responsabilità per i crimini di guerra è inevitabile”, ha affermato Zelensky in un video. Ieri Kiev ha annunciato che in un’operazione del Sevizio di sicurezza dell’Ucraina è stato catturato Viktor Medvedchuk, politico e oligarca considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin. “Si nasconde da 48 giorni e alla fine ha deciso di provare a scappare dal nostro paese”, ha detto Zelensky. Il leader ucraino ha proposto a Mosca di “scambiare” l’uomo con “i nostri ragazzi e le nostre ragazze”, ha spiegato, che ora sono prigionieri dei russi. Sul campo, secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’esercito russo “continua a lanciare missili e bombardamenti sulle infrastrutture civili negli oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia” mentre continuano gli “attacchi aerei su Mariupol”. Una città ormai allo stremo dove, come denunciato nelle scorse ore dall’Unicef, assieme a Kherson si vive una situazione drammatica con bambini e famiglie senz’acqua corrente e servizi igienici, senza una fornitura regolare di cibo e cure mediche.
(ITALPRESS).
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