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Alcamo, la lettera della fidanzata di Fabio Provenzano: “Non era drogato”

TeleOne, in Sicilia can.19 Digitale Terrestre.

Rompe il silenzio rilasciando una lunga lettera in esclusiva a PartinicoLive.it la fidanzata di Fabio Provenzano, il 34enne alla guida della Bmw che si è rovinosamente schiantata lo scorso 12 luglio. A bordo della vettura, con lui, i suoi 2 figli: Francesco e Antonino, entrambi morti a seguito dell’incidente.
La lettera di sfogo della fidanzata di Provenzano

“Fin ora non ho parlato e non ho risposto a nessun insulto o nessun commento cattivo, perché l’ultimo dei miei pensieri eravate voi!!“, sono queste le dure parole ad introduzione della lettera che Valeria Vivona, la compagna di Fabio Provenzano, ha voluto scrivere a PartinicoLive.it.

Valeria Vivona, fidanzata da 10 anni con Provenzano, chiede silenzio sulla tragedia che ha travolto la sua famiglia difendendo il compagno. “Adesso dico basta!! Dico basta al mondo intero dico basta ai giornali dico basta alla cattiveria!! Sono 10 anni che sto con Fabio – scrive Vivona – Lui amava i suoi bambini, come un genitore sa amare i suoi figli“.
Morti entrambi i figli nello schianto

L’incidente ha destato in questi giorni particolarmente attenzione. Fabio Provenzano, 34 anni, si trovava alla guida dell’auto con a bordo i suoi due figli, avuti dal precedente matrimonio. Quando si è schiantato, secondo quanto venuto a galla dalla ricostruzione degli inquirenti, l’uomo sarebbe stato intento a fare un video, una diretta Facebook e sempre secondo quanto emerso successivamente, in seguito ai test, Provenzano sarebbe risultato positivo agli esami tossicologici.
La difesa della compagna: “Fabio quella sera non era drogato“

Sempre Valeria Vivona: “I giornali hanno approfittato facendo scandalo! Ma chi realmente sa la verità?!?! Neanche io la so.. So solo che abbiamo sofferto come solo dio sa!! So che riporteremo questo tragico incidente a vita – scrive al PartinicoLive.it – So che quando lui saprà morirà dentro e per sempre!!! Siamo essere umani e tutti sbagliamo, tutti!!

“, una difesa dai toni accesi. “L’unica risposta che do sempre e continuerò a dare sempre: ‘Nessun genitore vuole il male dei suoi figli’… Fabio quella sera non era drogato come tutti dite, Fabio non ha mai voluto uccidere i suoi figli, Fabio viveva per loro!!!“, Valeria Vivona si accende quando si fa riferimento ai risultati del test tossicologico.

“I giornali fanno il loro lavoro ma non sempre dicono o spiegano ciò che è vero!! Test positivo al 2 livello significa altro ma visto che siete così bravi a leggere fate come ho fatto io… Fate una ricerca su Google e vedete cosa significa….“. Il II livello, a differenza del primo che ammette la possibilità di un “falso positivo”, è un test più specifico disposto solo in laboratori specializzati. Il riscontro positivo del test al II livello, sempre a differenza del primo, oltre a diminuire sensibilmente il margine di errore arrivando ad una quasi assoluta certezza, ha valore legale. Nelle ultime battute della lettera, Valeria Vivona si appella al silenzio chiedendo pace: “Abbiamo già abbastanza dolore e rabbia dentro!!“.
Fabio Provenzano esce dal coma

Intanto ieri, i medici del Trauma Center Villa Sofia di Palermo, hanno indotto al risveglio Fabio Provenzano dal coma farmacologico. La prognosi è riservata e non è possibile sapere se i medici hanno già deciso di comunicare al 34enne della morte di entrambi i figli di 13 e 9 anni. (thesocilapost)