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Consapevolezza di sé, energia vitale, recupero, evoluzione e condivisione sociale. Report dell’esperienza 2024 Group Cycling di Reggio Calabria 

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista e scrittrice 
Group Cycling, la consolidata disciplina che soddisfa gli appassionati del settore, gratifica i Club e soprattutto fornisce all’istruttore un supporto efficace e costante nel tempo, per esprimere la propria professionalità.
Il progetto Group Cycling, un progetto tutto made in Italy che trova nella partnership tra ICYFF™ e Technogym, il connubio perfetto per proporre un Indoor Cycling moderno capace di coniugare allenamento, divertimento e sicurezza,
un’esperienza intensa e coinvolgente che combina allenamento cardiovascolare, forza e resistenza muscolare.
Questo il nucleo della Filosofia dell’evento sportivo che si è svolto a Reggio Calabria lo scorso Sabato 14 Settembre, per un incontro di energia e socialità annuale ampiamente riuscito a dispetto del tempo incostante, del vento stridente e della location modificata, per motivi di sicurezza, in poche ore dall’inizio dell’evento stesso.
Di seguito una sintesi delle indicazioni fornite nel corso dell’evento dai vari istruttori che si sono succeduti, secondo la locandina allegata, e rivolte ai riders, emblematiche rispetto alla successione ritmica di riscaldamento-velocita’-recupero che sta alla base di tale pratica.
‘Fondamentale, nello sport come nella vita, tornare dove si è stati bene, nello specifico tra queste sonorità, e noi sappiamo dove andare, “a casa”. E per stare bene è prioritario far riposare il cuore come nostra immensa responsabilità perché il cuore se lo merita, per poi ripartire con il carico e la resistenza. L’importante è riposare e recuperare perché correre è fin troppo semplice. E poi certamente memorizzare ogni secondo del proprio lavoro, più sei efficace sui tempi più sicurezza hai, devi sapere cosa stai facendo, immaginate quindi di trovare quella forte resistenza generata dalle gambe contro questo vento forte. Discriminare in maniera consapevole quanto ti rimane e prepararsi al cambio. So cosa devo fare dopo, ma so nettamente cosa fare adesso, meccanismo semplice consistente nell’intensificare e recuperare, e li dobbiamo ritornare a spingere questo vento. Spingi e insegui per cambiare, per evolvere. Condividendo inoltre con gli altri questo tratto di strada, senza avere alcuna fretta, condividendo questa energia e questo respiro. Un processo che dipende solo da te, quella ricerca di sensazioni uniche e create anche se stai fermo su una bici con una ruota sola, dove nulla avviene per caso. Abbiamo dimostrato di essere vivi, veri, pieni di energia, un’onda dietro l’altra, ho quindi bisogno di portare il calore dentro di me, le gambe cariche al rombo di musica. E la Sicilia è là di fronte (oltre soltanto lo Stretto), immersi nel blu di questa connessione territoriale che ci ricorda che tutto è nient’altro che il frutto di una costruzione’.