Le lancette tornata indietro di 60 minuti nella notte fra sabato e domenica per il ritorno dell’ora solare. La sera verrà buio presto.
In futuro non si sa, ma per quest’anno il cambio dell’ora rimane.
Funziona come gli altri anni nell’ultima domenica di ottobre. C’è il ritorno dell’ora solare, dopo i mesi di ora legale, dall’ultima domenica di marzo. Nella notte fra il 26 e il 27 ottobre si spostano indietro le lancette dell’orologio di 60 minuti.
QUANDO
Alle tre della mattina di domenica 27 ottobre le lancette dell’orologio
vanno portate indietro di un’ora. Diventano le due. Un’ora di sonno in
più nella notte del passaggio, un’ora di luce in meno, la sera, nelle
giornate a seguire perché si anticipano di un’ora alba e tramonto.
Conviene regolare l’ora prima di andare a dormire, anche se la maggior dei dispositivi elettronici lo fa automaticamente.
PERCHÉ DI NOTTE
Il motivo principale del cambio d’ora in orario notturno è che questo è
l’orario con minore circolazione di bus, treni e mezzi di trasporto in
generale. Il disagio è minore e minore il numero dei cambi da fare. La
questione dei cambi da fare è quella che si pone anche su un futuro
possibile cambiamento dell’alternarsi dell’ora solare e legale. Per
esempio nei voli aerei bisognerebbe ripianificare i piani di tutte le
compagnie e se non ci fosse sincronizzazione nell’ora legale o solare
fra gli stati la difficoltà sarebbe ancora maggiore.
CONVENZIONE
L’ora legale è una convenzione stabilita oltre un secolo fa per
risparmiare prima di tutto energia: la luce solare più a lungo fra
pomeriggio e sera permette di utilizzare meno quella elettrica. Tutti i
paesi dell’Unione Europea adottano l’ora legale che scatta l’ultima
domenica del mese di marzo alla stessa ora: all’una, alle due o alle tre
della notte in base al fuso orario. Lo fa dal 1996 nello stesso giorno.
In Italia era arrivata nel 1920, è stata riproposta nel 1940 e
definitivamente nel 1966. L’ora solare torna domenica 27 ottobre 2019.
Nell’Unione Europea sono gli stati del Sud a beneficiare di più dell’ora legale. La durata delle giornate non avrebbe variazioni enormi fra estate e inverno anche con l’ora solare, invece lo spostamento avanti delle lancette regala luce fino a tarda sera. Diverso il caso dei paesi del Nord dove le giornate estive sono naturalmente molto più lunghe di quelle invernali e i risparmi energetici non so paragonabili a quelli dei paesi più a Sud. L’ora solare resterà in vigore fino al 29 marzo 2020.
In Italia, Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha stimato che dal 26 marzo al 29 ottobre 2017 l’Italia abbia risparmiato complessivamente 567 milioni di kilowattora. È il consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 mila famiglie.
CHI CI HA PENSATO PER PRIMO?
Il primo a pensarci è stato Benjamin Franklin. L’inventore del
parafulmine pensò al cambio dell’ora per risparmiare energia nel 1784,
ma soltanto nel Novecento ci fu un’applicazione pratica. La ripropose
William Willet nel 1907 e per la prima volta nel 1916 si istituì il
British Summer Time, ora è Daylight Saving Time.
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