Crescita ancora molto sostenuta nei numeri della Regione Lombardia, che oggi, 15 marzo, arrivano ad un totale di 13.272 casi positivi di coronavirus. Anche il numero dei morti sale toccando quota 1218.
L’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, nella consueta conferenza stampa giornaliera ha fatto pesare la tensione con il governo e con la Protezione civile.
Nella mattinata di oggi, infatti, ha dichiarato che le strutture sanitarie lombarde sono vicine al collasso: «Tra poco arriviamo a un punto di non ritorno. Se ogni giorno abbiamo 85 persone in più che entrano in terapia intensiva e tendenzialmente ne escono due o tre, perché il dato è il 10% e il 15% considerato chi esce e chi muore, tutto questo non è sufficiente».
Le mascherine non a norma inviate dalla Protezione civile, al centro della polemica di ieri, sono state uno schiaffo, ha detto sempre in giornata: «Quando ho visto le mascherine che abbiamo ricevuto dalla Protezione civile – ha dichiarato all’Ansa – la mia reazione è stata di rabbia,. quella contro il Coronavirus è una sfida che combattono in prima persona gli uomini e le donne che con grande sofferenza fanno decine di ore in ospedale».
«I positivi sono 13.272, più 1.587, i ricoverati in ospedale sono 4.898, più 602 rispetto a ieri, c’è una crescita costante ma non esponenziale. In terapia intensiva aumentano solo di 25, 757 in totale, un dato molto più
ridotto rispetto alla media di 45 ma non cantiamo vittoria, anche perché i decessi sono 1.218, con una crescita di 252», ha detto Gallera (open)
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