Il controllo degli agenti nella struttura di via Gorizia: per entrare c’era un codice segreto
Una palestra aveva deciso di aprire in segreto, aprendo la porta ai clienti solo con messaggi cifrati e senza fornire alcuna mascherina. L’hanno scoperta i poliziotti del Commissariato Borgo Ognina in pieno centro cittadino, in Via Gorizia, a pochi passi da Corso Italia. La palestra era rimasta aperta in violazione della normativa e consentiva ai propri iscritti di continuare ad allenarsi regolarmente. Ad insospettire gli agenti, il via vai di persone, in tenuta ginnica nella strada dove la palestra è ubicata, soprattutto nelle ore serali, e a partire dalle 18.
I poliziotti giunti sul posto, prima di fare irruzione all’interno della palestra, che dall’esterno appariva chiusa e con l’insegna spenta, hanno notato da una finestra numerose persone intente ad allenarsi in sala pesi senza utilizzare peraltro la mascherina. Una volta demtro la palestra, i poliziotti hanno trovato due personal trainer che hanno subito detto di essere lì da soli. Ma ovviamente non era così, e infatti i poliziotti dopo un rapido controllo nella palestra che risultava apparentemente deserta hanno notato uno specchio che in realtà celava un sorta di passaggio segreto verso uno sgabuzzino allestito a deposito. E proprio lì dentro, ancora sudati ed in abbigliamento ginnico, al buio ed in rigoroso silenzio, si erano nascosti i clienti della palestra, nella speranza di non essere scoperti dalla polizia.
Dalle dichiarazioni è emerso che la palestra, nonostante i divieti, non avesse mai chiuso e che per accedervi occorreva una sorta di codice segreto sonoro: bisognava infatti bussare contro la porta d’ingresso seguendo una certa cadenza, in modo da farsi riconoscere.
Il titolare della palestra, i due personal trainer e i clienti, sono stati multati di 400 euro e la palestra è stata chiusa per cinque giorni a partire dal termine delle misure restrittive attualmente in vigore. (lasicilia)
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