Palermo zona rossa: l’ordinanza arriverà nelle prossime ore. A Palazzo d’Orleans starebbero preparando il provvedimento che entrerà in vigore da domani o al massimo da giovedì. E non avrà le deroghe concesse nei tre giorni di festa appena trascorsi per addolcire le restrizioni pasquali.
Sarà un lockdown molto simile a quello dello scorso anno, a cominciare dalle visite a parenti e amici che nella zona rossa torneranno assolutamente vietate, in base all’ultimo decreto del governo.
Scuole
Palermo, dunque, va incontro alle regole che valgono per le attuali 35 zone rosse siciliane. Dunque, tutto lascia supporre che anche sul fronte scuola verranno adottate le stesse misure. Il dubbio nasce perchè il governo ha disposto che dal 7 aprile anche in zona rossa le lezioni debbano svolgersi in presenza fino alla prima media, ma lasciano comunque al sindaco la possibilità di deciderne la chiusura. E in Sicilia molte amministrazioni locali hanno scelto questa ultima strada.
Spostamenti
È vietato uscire da casa, se non per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità” da autocertificare. Divieto di spostamento dunque all’interno del proprio comune e ovviamente anche all’esterno o fuori regione, sempre che non sia giustificato e certificato. Le passeggiate sono consentite solo nei pressi delle proprie abitazioni.
È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; è vietato, in ingresso ed in uscita, il transito per raggiungere le seconde case (abitazioni non principali). È permesso il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali, raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti. Rimane consentito il transito, in entrata ed in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali e le attività imprenditoriali non differibili connesse al ciclo biologico di piante.
Negozi
Chiusi i negozi di calzature e abbigliamento (tranne quelli per bambini) e i centri commerciali, aperti i negozi di generi alimentari, le edicole e altri beni di prima necessità, dalle farmacie alle tabaccherie ai prodotti di elettronica e le librerie. Asporto e domicilio in bar e ristoranti, il primo solo fino alle 18.
Altre attività
Stop ai mercati, a parte quelli di prodotti alimentari. Niente parrucchieri né barbieri. I cinema e i teatri restano chiusi come avviene ormai da mesi. (gds)
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