ROMA (ITALPRESS) – “Che sia chiaro: il problema è il costo del gas, non la sua disponibilità. Ci stiamo facendo del male con un disegno del mercato assolutamente sbagliato, noi è oltre un anno che lo diciamo. Su questo si sta finalmente arrivando ad una posizione congiunta, questa settimana sarà cruciale, speriamo di riuscire a fare una proposta che accontenti tutti e 27 gli Stati membri”. Lo ha detto Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica, ospite a Restart in onda stasera su Rai2.
“L’aumento di 6-7 volte non è giustificato da nessuna tipo di carenza di gas, il problema per l’Italia non è che i russi non danno il gas, l’Italia ha già rimpiazzato il gas russo con altre forniture – ha aggiunto -. Non esiste un motivo per cui il gas debba essere così costoso se non che l’Europa si affida alle valutazioni del costo del gas attraverso una borsa che utilizza sostanzialmente come riferimento delle proiezioni di costo che in questo momento si basano più sul timore che manchi il gas che non sulla sua effettiva mancanza”.
“Se la guerra venisse meno e se il gas non venisse più usato come un’arma di ricatto, credo che automaticamente la situazione rientrerebbe, questo è fuori dubbio. E’ chiaro che adesso il gas è utilizzato nelle proiezioni proprio come una minaccia”, ha proseguito il ministro.
– foto Agenziafotogramma.it –
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