Con l’arrivo dello Scirocco primi incendi boschivi in Sicilia. Cosa fare per prevenire il fuoco nelle aree verdi

incendio notte (foto italpress) - mediaoneonline.it

La prima sciroccata andata in scena ieri in Sicilia ha provocato incendi nelle aree verdi del Trapanese, per la precisione a Castelluzzo, frazione di San Vito Lo Capo, e a Custonaci. Non è un bel segnale, considerato che quest’anno la temperatura media globale del mese di Gennaio è risultata di 0,79 gradi centigradi più elevata rispetto alla media calcolata tra il 1991 e il 2020. E superiore di 1,75 gradi centigradi rispetto al periodo pre-industriale che va dal 1850 al 1900. È stato il secondo Gennaio più caldo in Europa, come certificano i dati di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea. Abbiamo fatto una chiacchierata con Franco Cupane, capo squadra antincendi presso l’Ispettorato Foreste di Catania, un tecnico di grande esperienza che conosce molto bene la realtà forestale della nostra Isola. Cupane è anche un noto sindacalista del Sifus Confali, una battagliera organizzazione sindacale che si batte per la stabilizzazione degli operai forestali.

Il quadro che viene fuori dalla chiacchierata con Cupane non è, come dire?, tranquillizzante. Apprendiamo che, ad oggi, 14 Aprile 2025, nelle aree boscate della Sicilia non sono ancora stati effettuati i lavori per la prevenzione degli incendi, a cominciare dalla realizzazione dei viali parafuoco. Questi lavori cominceranno il 5 Maggio, tra una ventina di giorni. Apprendiamo inoltre che il Servizio Antincendio sarà operativo a partire dal 12 Maggio, cioè tra poco meno di un mese, e inizierà a ranghi ridotti. Tutto il personale forestale che si occupa di attività Antincendio nella nostra Isola sarà operativo il 16 Giugno, cioè tra due mesi.

Cupane, da tecnico, ci spiega che lo scorso anno il numero di incendi boschivi, in Sicilia, è stato limitato dalla riduzione della vegetazione dovuta alla siccità invernale e primaverile. Quest’anno lo scenario è mutato, perché sia in Inverno, sia in Primavera non sono mancate le piogge. Ciò significa che le aree boscate e, in generale, le aree di tutta la Sicilia sono piene di vegetazione. Come abbiamo imparato in questi anni, l’erba secca e gli arbusti secchi, se non rimossi, diventano mezzi di propagazione degli incendi che, lo ricordiamo, in Sicilia, molto spesso, sono dolosi. Non ci riferiamo soltanto alle erbe secche e agli arbusti altrettanto secchi che si trovano nel sottobosco, ma anche alle erbe secche e agli arbusti secchi che si trovano nei fondi privati, spesso abbandonati, e nei fondi comunali. Ogni anno si dice che i privati e i Comuni debbono provvedere ad eliminare la vegetazione secca: ma questo non sempre avviene e tutti sappiamo che tanti incendi boschivi iniziano proprio dalle aree verdi abbandonate. Sarà pure così quest’anno? La nostra è una domanda. Il nostro augurio è che le ‘autorità’ abbiano pensato alle attività di prevenzione degli incendi sia nelle aree private, sia nelle aree di pertinenza dei Comuni.

Poi c’è la grande questione del personale forestale. In Sicilia, ci dice sempre Cupani, l’età media degli operai forestali ‘viaggia intorno a cinquant’anni. Non c’è un ricambio generazionale. Un errore, perché il lavoro del forestale è difficile e rischioso e trasmettere l’esperienza ai giovani è molto importante. Quindi la grande questione ancora aperta della stabilizzazione di questo personale. C’è la volontà, da parte dell’attuale Governo regionale siciliano, a stabilizzare questo personale? Non l’abbiamo ancora capito. La vicenda è complessa e merita un approfondimento a parte. Quello che possiamo affermare con certezza è che per tutelare veramente il territorio siciliano dagli incendi, dalle inondazioni e, in generale, dagli effetti del clima che ormai da qualche anno fa le bizze, la stabilizzazione del personale forestale appare necessaria. Per prevenire gli incendi boschivi lo strumento migliore è la presenza del personale forestale nelle aree verdi con un servizio H24. Proviamo a illustrare il perché con una premessa.
Premessa.

Il dibattito culturale sul cosiddetto ‘Riscaldamento globale’ è oggi diviso tra gli scienziati che dicono che la temperatura sulla Terra è in aumento a causa di un eccesso di CO2 (anidride carbonica); e altri scienziati che dicono che la CO2 è responsabile, sì e no, del 5% dell’aumento della temperatura nel nostro Pianeta, aumento della temperatura che dipende dal Sole. Su un punto sono tutti concordi: bisogna aumentare il numero di alberi e, in generale, di piante sulla Terra. Gli alberi e il mondo vegetale, attraverso la fotosintesi clorofilliana, tolgono CO2 dall’atmosfera e producono ossigeno.

Per aumentare il numero di alberi sulla Terra bisogna piantumarli e, contemporaneamente, bisogna ridurre gli incendi boschivi che ogni anno, nella stagione calda, funestano il mondo. Per ridurre gli incendi boschivi servono la prevenzione degli incendi e la presenza dell’uomo nelle aree boscate, nel caso della Sicilia, la presenza degli operai forestali nelle aree verdi della nostra Isola. La presenza del personale forestale H24 nelle aree boscate – e anche nelle aree verdi private e comunali abbandonate – consente di intervenire subito in caso di incendi che, lo ribadiamo ancora una volta, sono spesso di origine dolosa. Nessuno dice che gli aerei anfibi utilizzati nello spegnimento degli incendi boschivi non servono. Il problema è che gli aerei anfibi intervengono quando l’incendio è già scoppiato. Quando soffia il vento di Scirocco gli incendi boschivi, specie là dove non sono stati effettuati gli interventi di prevenzione del fuoco, si propagano velocemente. La presenza degli operai forestali nelle aree verdi in servizio H24 consentirebbe di intervenire subito, evitando la propagazione degli incendi.