Continuano a risalire i nuovi contagi che oggi tornano a superare quota quattromila, attestandosi esattamente a 4.204 casi contro i 3.836 di ieri e i 3.039 di soli due giorni fa. Un aumento del 38% in sole 48 ore. Risalgono anche i numeri degli attuali malati da 1.195 a 1.979. Anche se fortunatamente continuano decrescere, sia pure di poco, i ricoverati, sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva.
La nota positiva è la crescita ancora importante dei guariti, più di duemila ieri, 1.979 oggi.
Ma purtroppo riprendono a salire i decessi, 610 contro i 542 di ieri, che portano il totale delle vittime da inizio epidemia a 18.279.
Si allunga anche la lista dei camici bianchi vittime del coronavirus. Oggi altri tre medici hanno perso la vita per l’epidemia di Covid-19, portando il totale a 103 decessi, informa la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), che aggiorna costantemente l’elenco dei camici bianchi – in attività, pensionati e pensionati richiamati in servizio o comunque impegnati nell’emergenza – deceduti dall’inizio dell’epidemia.
Oggi due vittime anche tra gli infermieri, che portano il bilancio a 28 decessi.
Nella scia del trend nazionale odierno risalgono i nuovi casi anche in Lombardia, 1.388 contro i 1.086. Intanto il Governatore lombardo, Attilio Fontana, lancia un appello in vista del ponte di Pasqua: “stiamo faticosamente avvicinandoci ad una meta, una meta che può sfuggirci di mano appena si compiono dei comportamenti inappropriati. C’è il rischio che tutta la fatica che abbiamo fatto fino ad oggi sia vanificata e non possiamo permettercelo. Certamente se interrompiamo questi comportamenti virtuosi, ritorniamo indietro”
Trend in crescita anche in Piemonte, con 639 nuovi contagi contro i 540 di ieri.
Nelle
ultime 24 ore la Toscana ha invece registrato 173 nuovi casi e 16
decessi che superano quota 400 in totale. Se le morti sono calate – ieri
erano 23 – per i positivi l’aumento, osserva la Regione, è stato
relativamente contenuto ma tra i motivi c’è anche il minor numero di
tamponi processati.
In risalita, dopo giorni di minore crescita,
anche i contagi nel Lazio, 163 contro i 117 di ieri. Ma il trend in
crescita al 3,8%, informa la Regione, è dovuto al ritardo di notifiche
da parte della Asl Roma 6, che in realtà copre un’area extraurbana.
Torna invece a preoccupare la Capitale dove i casi crescono per il
secondo giorno consecutivo, erano solo 24 due giorni fa, sono quasi il
doppio, 46, oggi.
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