Tele One

Tele One – Ultime Notizie, Cronaca live, rubriche sul Palermo Calcio.Per info e pubblicità 091 333660. In Sicilia sul canale 19 Digitale Terrestre.

Coronavirus, ieri 8.000 denunciati per aver violato i divieti

Ieri in tutta Italia sono state 7.890 le persone segnalate perché non rispettavano i divieti. E intanto torna positivo il paziente 1 a Torino, di nuovo in quarantena.  Dall’Oms plauso all’Italia: “E’ la piattaforma del know how in Europa” . La capitale continua ad attrezzarsi per l’eventuale picco e la Cina ci invia un’altra squadra di medici

Plauso dell’Oms alle misure prese in Italia con il virus, mentre aumentano i controlli e le persone denunciate perché trovate fuori casa senza motivo: quasi ottomila i denunciati, più 13,5 in due giorni. E desta preoccupazione il caso di torino torna infatti positivo il paziente 1 dichiarato guarito che quindi torna in isolamento

E intanto l’Organizzazione mondiale della sanità parla del nostro paese con commenti positivi: “L’Italia è uno dei Paesi più colpiti, ed è ora la piattaforma di know how in Europa. Quello che stiamo imparando in Italia servirà anche all’Europa e a tutto il mondo. Dobbiamo lavorare mano nella mano, imparando ogni giorno, in ogni settore”. A dirlo Hans Kluge, direttore per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha aggiunto: “Ho incontrato nelle scorse settimane le autorità italiane e vorrei ribadire ancora una volta il mio apprezzamento al ministro della Salute Roberto Speranza per la trasparenza nel condividere i dati”.

Dorit Nitzan, coordinatrice per le Emergenze sanitarie dell’Oms Europa, ha poi fatto notare che “l’Italia ha una popolazione con più anziani di altri Paesi, ad esempio la Corea del Sud ha più giovani e più donne. È un elemento che fa molta differenza e anche per questo dobbiamo sempre guardare alle situazioni singole, paese per paese”.

E mentre arrivano i commenti positivi dell’Oms continua ad esserci gente che ignora le disposizioni per contenere il virus.
C’è stato infatti un nuovo e netto  aumento del numero delle persone controllate e denunciate per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” durante i controlli sul rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus.

Nella sola giornata di ieri, secondo l’ultimo report diffuso dal Viminale, sono state 7.890, il 13,5% in più rispetto alle 6.951 del 15 marzo.

Sempre ieri, le persone complessivamente controllate in tutta Italia sono state 172.720, quelle denunciate per “falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale” o “false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri” 229.

Gli esercizi commerciali controllati nella giornata del 16 marzo sono stati 97.551, quindi ieri sono state fatte verifiche su 33.437 esercizi in più, mentre i titolari di esercizi commerciali denunciati ai sensi dell’articolo 650 del codice penale sono stati 217 (97 in più rispetto a domenica). Per 22 esercizi commerciali è stata disposta la sospensione. Dall’11 marzo, giorno di entrata in vigore del decreto, a ieri diventano così oltre 660mila i controlli eseguiti su tutto il territorio nazionale.

L’aumento delle denunce

Ieri sono state denunciate 770 persone in più rispetto a domenica 15 marzo. Erano 665.480 le persone controllate dall’11 al 15 marzo e i denunciati nel periodo 27.616. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, i controlli dall’11 al 15 marzo sono stati 317.951 ed hanno portato alla denuncia alle autorità di 1.102 esercenti commerciali.Anche nel caso degli esercizi commerciali, domenica ne erano stati controllati 64.114, ieri l’aumento è stato di  esercizi commerciali. Sono state, inoltre, denunciati 7.120 persone e 120 esercenti.

Per avre un’idea della crescita di controlli e denunce basta considerare che il 12 marzo, il giorno dopo l’entrata in vigore del decreto, erano state denunciate 2.162, e i controlli erano stati 106.659, mentre le verifiche negli esercizi commerciali 18.994, con 113 titolari di esercizi commerciali denunciati.

Roma avrà un nuovo centro Covid

Aprirà domani a Roma il “Covid 3 hospital”, nel quartiere di Casalpalocco. Si aggiungono così alla rete degli ospedali dedicati al coronavirus 80 posti letto di cui 48 di terapia intensiva nel quadrante Roma Sud. In questo modo la capitale avrà, grazie anche al quarto hub che aprirà a Tor Vergata in seguito, un totale di 1.000 posti dedicati all’emergenza: i 550 dei quattro COVID HOSPITAL (covid 1-Spallanzani 257, covid-2 Columbus 133, covid-3  80 e covid-4 PTV  80) cui si aggiungono la rete delle malattie infettive e della pneumologia (400 posti). Con i posti nelle province arriviamo ad una rete complessiva di circa 1.500 posti a disposizione dell’emergenza in tutta la Regione Lazio.