Finalmente si vede la luce. Tenue ma si vede. Il bollettino di oggi della Protezione civile dice che i nuovi casi sono 3.957. Ieri erano 4.921. Vuol dire che l’ incremento è stato del 9,3% , mentre ieri era del 12,3%, il giorno prima del 14, il 19 marzo del 15,6%. La curva degli incrementi insomma inizia a decrescere. E lo fa oramai da quattro giorni consecutivi.
Contiamo purtroppo ancora 651 morti in un giorno. Ma erano 793 ieri. Forse anche qui si inizia a vedere una inversione di tendenza, anche se con i casi di oggi superiamo la soglia dei cinquemila, per arrivare a 5.476 decessi.
Se non c’è stato qualche ritardo di trasmissione dei dati i numeri che fanno tirare più di altri un sospiro di sollievo sono quelli che vengono dalla martoriata Lombardia, dove i nuovi contagi sono stati solo 515, poco più di un quarto rispetto a quelli di ieri. Questo si spera possa portare tra qualche giorno a un decongestionamento delle terapie intensive lombarde, che però oggi vedono altri 49 accessi, quattro in più di ieri. A livello nazionale invece i nuovi ricoveri in terapia intensiva sono 152, in netta flessione rispetto a 24 ore fa.
Preoccupa l’impennata di nuove infezioni in Emilia, 729 in un giorno, record dall’inizio dell’epidemia.
Mentre da Roma in giù non si rilevano particolari impennate dei casi. E ogni giorno che passa lascia ben sperare circa la possibilità che l’accendersi di nuovi focolai al centro sud diventi sempre più remota. (lastampa)
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