di Angela Ganci, psicoterapeuta, giornalista e docente
Esistono molte Realtà palesi, evidenti, lapalissiane come le Verita’ immediate che lasciano il segno.
Una di queste è la pandemia, una Realta’ con cui, volenti o nolenti, dobbiamo imparare a convivere, se non altro per illuderci che il ritorno alla Normalita’ possa essere contraddistinto da un rapido ritorno allo stato di allegria e goliardica euforia delle notti brave o delle feste di “assembramento amicale”.
Senza turni programmati a poste e banche, senza mascherine asfissianti che puntualmente scivolano senza preavviso, senza il timore che uno starnuto si trasformi in una patologia mortale.
E senza l’ossessione del restare incollati a uno schermo in attesa del passaggio di zona, aspettando speranzosi il Razza o il Musumeci della Speranza, spaventati e atterriti dallo spettro di un lockdown generalizzato, e di una disoccupazione dilagante e senza tregua.
A questo punto come non ammettere una Vita allo sbaraglio, un’ansia del futuro crescente, che ha cambiato il modo di percepire la sicurezza interna, la stabilità degli affetti e la sicurezza della salute?
Un cambiamento permanente, forse, testimoniato dagli stati depressivi in aumento e dai tassi di suicidio Covid 19 correlati, secondo i rapporti degli Enti predisposti alla rilevazione del disagio.
Un cambiamento che investe la scuola, la sanità, le abitudini e il piacere di Vivere.
Ce la faremo? Il Comune senso del Giusto ci farebbe dire di Si, ma anche i corsi e ricorsi storici dei disastri naturali che si spengono nel tempo, naturalmente.
Il problema maggiore risiede piuttosto nel carico emotivo che ci porteremo dietro, nel peso forma da recuperare, nelle relazioni perdute o in crisi, nel senso di sbandamento e precarietà esistenziale, nell’ipocondria latente di un raffreddore che cela esiti fatali. Un senso di disorientamento che si protrarrà ben oltre il Post Covid 19 e che si estinguera’ con tempo, resilienza e solerzia, oltre che solidarietà umana.
Ce la faremo, anche in questo ultimo step di elaborazione del Trauma da Covid 19.
In fondo il tempo, prima o poi, dà le Giuste risposte.
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