FONDAZIONE FEDERICO II

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TELE ONE canale 16 in tutta la Sicilia, in diretta streaming su www.teleone.it, https://www.facebook.com/teleone.it e sull'App teleOne. Dal culto dei falsi idoli, simboleggiati dal vitello d’oro, a quello del mondo infantile rappresentato dall'accumulo di peluche: dopo tre anni di lavoro ecco "The Golden Calf", la mostra quasi interamente site specific voluta dalla Fondazione Federico II diffusa tra stanze, cortili e giardini del palazzo. Pitture, sculture, installazioni, persino un grande polittico e una proiezione Un’arte irrequieta dinanzi ai rassegnati, indifferenti, predicatori di virtù e fedeli consumatori di verità onnicomprensive. Da Palazzo Reale giunge l’urlo silente ma potente di Ryan Mendoza. “Look at this mess”, si legge in un’opera: guarda il “pasticcio”, affronta il “disordine” del mondo che ci circonda. Come in un esercizio di “defusione cognitiva”, l’artista invita ad espandere il proprio sguardo e affrontare la realtà come spazio della possibilità contro il pensiero emergente del nostro tempo che tende a “restringere”: non chiudere gli occhi di fronte alle ambiguità della società di oggi perché non c’è più tempo: tic tac tic tac, un countdown assordante incalza tutti noi. Un disordine e un’ambiguità che tormentano l’artista statunitense-cittadino del mondo, che ha conquistato spazio e autorevolezza a livello globale sui diritti umani e sul piano della critica attraverso la vocazione visiva strettamente connessa con la tendenza alla denuncia, cifra peculiare della sua ricerca. Mendoza svela i paradossi del nostro tempo ed elabora una riflessione critico-artistica sugli scenari in cui ci muoviamo. “The Golden Calf” – questo il titolo della mostra – è stata presentata questa mattina alla stampa e sarà visitabile al pubblico da domani 31 luglio fino al 26 settembre 2022 a Palazzo Reale. Era presente lo stesso Ryan Mendoza, un passato tra New York, Berlino e Napoli, che per tre anni ha lavorato dai piedi dell’Etna sempre in contatto con la Fondazione Federico II a Palermo. Curata dalla Fondazione Federico II col patrocinio del Ministero della Cultura, il percorso di costruzione della mostra ha visto la preziosa e costante collaborazione della Fondazione Brodbeck. La Fondazione Morra Greco ha gentilmente prestato alcune opere. La mostra è il risultato autentico di un percorso concettuale. Un gigantesco lavoro dal concept forte e pregno di rimandi alla tradizione e alla contemporaneità, quasi interamente site specific, ideati per la Fondazione Federico II e per Palazzo Reale, un tempo dimora del sovrano. Oltre all’artista, erano presenti Gianfranco Miccichè, presidente della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II, Cristina Costanzo, docente di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Palermo, Paola Nicita, docente dell’Accademia di Belle Arti e Gianluca Collica (per la Fondazione Brodbeck). Da Napoli si è collegato Paolo Giulierini, direttore del Mann. “ll complesso percorso di valorizzazione culturale e storico-artistico che abbiamo intrapreso – ha detto Gianfranco Miccichè, presidente della Fondazione Federico II – raggiunge con la mostra di Ryan Mendoza la tappa più coraggiosa del cammino di Palazzo Reale verso tematiche dal respiro internazionale. Questo Palazzo è della città e del mondo. Così la mostra diffusa The Golden Calf pone l’attenzione dei fruitori su elementi apparentemente inusuali in una residenza reale tra le più antiche d’Europa. Una costruzione culturale-espositiva che segna l’immortalità e la continuità dell’arte dal passato fino ai nostri giorni, a dimostrazione che a Palazzo Reale esiste un solo grande percorso di aperture prospettiche che da sempre accoglie i sentimenti e l’espressività molteplici degli uomini e degli artisti”. The Golden Calf di Ryan Mendoza è un progetto realizzato dalla Fondazione Federico II, diretta da Patrizia Monterosso in collaborazione con Gianluca Collica (Fondazione Brodbeck) e Paola Nicita. Prezioso l’apporto di Paolo Giulierini, Paolo Inglese, Simone Quilici, Stefano Roascio, Ilaria Sgarbozza, Antonio Portale e l’Accademia di Belle Arti di Catania che ha lavorato a fianco dell’artista per l’opera “Stuffed Animals”. Il catalogo della mostra (238 pagine) contiene i contributi di Gianfranco Miccichè, Patrizia Monterosso, Alberto Fiz, Cristina Costanzo, Angelica Freddi e Paola Nicita. All rights reserved – Questo video è protetto da copyright ed è espressamente vietato ogni utilizzo, riproduzione od uso, parziale o totale