PALERMO (ITALPRESS) – La Fondazione Giglio e il Policlinico Gemelli presentano il quarto centro di cura nell’ambito delle attività del Gemelli Giglio Medical Partnership, la collaborazione tra le due eccellenze sul fronte della sanità che sta portando miglioramenti in Sicilia. Un vero e proprio gemellaggio per la salute che mira a offrire maggior qualità ai tanti pazienti che si rivolgono già al Giglio di Cefalù, cercando al contempo di intercettare tutti coloro che, per svariati motivi, decidono di curarsi al di fuori della Regione. Nel dettaglio, si tratta di un centro di cura di ginecologia oncologica e dell’endometriosi ed è il quarto frutto di questa collaborazione tra le due strutture italiane.
Nel corso della presentazione, che si è tenuta a Villa Malfitano Whitaker, a Palermo, sono stati illustrati in una tavola rotonda i campi d’azione di questo nuovo centro che si occuperà in particolare di tumori dell’endometrio, tumori della cervice uterina, sarcomi uterini, neoplasie annessiali, tumori della vulva e della vagina, di endometriosi pelvica, di patologie dei nervi pelvici e di disfunzioni uroginecologiche. Un progetto voluto fortemente dal Giglio e dal Gemelli e pienamente condiviso con il supporto dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, oggi assente all’evento, e dell’intero Governo della Regione Sicilia, non senza la collaborazione dell’Università degli Studi di Palermo.
Il centro avrà piena operatività a partire da gennaio e sarà diretto dal professore Vito Chiantera, mentre il medico Giulio Sozzi avrà la responsabilità del settore dell’endometriosi.
“Oggi facciamo il punto sui centri che sono già stati attivati, vale a dire il centro di endocrinochirurgia, quello del pancreas, il centro sul fegato, ora quello sulle malattie ginecologiche-oncologiche e sull’endometriosi – dichiara all’Italpress il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano -. E’ un giorno di grande emozione, presentiamo questo nuovo centro alla città e alla Regione, è una grande soddisfazione che stiamo per condividere con le istituzioni e la nostra comunità, perchè vorremmo cercare di venire incontro a quelle che sono le esigenze di siciliane e siciliani che sono costretti ad andare fuori – aggiunge -. E’ un risultato di sistema, va condiviso con l’assessore Razza e il Governo regionale. Se fino a qualche anno fa questi player con cui dialogare e da cui ricevere supporto non c’erano, oggi istituzioni importanti nella sanità stanno dando aiuto a rendere competitivo e attrattivo il sistema siciliano ai cittadini”.
Presente anche il professore Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica e direttore del Governo Clinico del Gemelli Giglio Medical Partnership: “Il Gemelli è il miglior ospedale italiano e tra i primi quaranta nel mondo, questo dimostra come si sia ai massimi livelli – sottolinea -. Fa parte della nostra missione cercare di esportare il modello Gemelli, ritenevamo che una regione meravigliosa come la Sicilia non potesse continuare a pagare il prezzo che paga come mobilità passiva, anche da un punto di vista di problematiche geografiche – spiega -. A volte c’è del provincialismo nel voler lasciare la propria regione per curarsi altrove, in Sicilia ci sono eccellenze sanitarie come il Giglio e il Gemelli poteva portare qualcosa in più per offrire una migliore qualità a chi decide di rimanere in Sicilia, convincendo chi al momento va fuori. Abbiamo una pressione fortissima – aggiunge – sarà nostro compito rispondere sempre più e sempre meglio”.
E l’Università degli Studi di Palermo ha attivato dei rapporti di convenzione con il Gemelli Giglio, nell’ottica di arricchire il bagaglio formativo degli specializzandi di medicina dell’Ateneo: “Vediamo questo progetto con grande interesse, soprattutto nella logica di ridurre la migrazione sanitaria che è un elemento grave della nostra terra – spiega il rettore di Unipa, Massimo Midiri -. Le eccellenze in senso assoluto sono utili contro la mobilità passiva. Unipa ha importanti rapporti di convenzione con il Gemelli Giglio, la crescita culturale dei nostri specializzandi è un elemento importante. Sono soddisfatto, ci sarà un accrescimento culturale”.
(ITALPRESS).
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