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IL GIORNO SBAGLIATO: LA RECENSIONE

ANGELA GANCI

Psicoterapeuta e giornalista

“Il giorno sbagliato”:questo il titolo del nuovo avvincente thriller, diretto da Derrick Borte, in programmazione in tutte le sale italiane dal 24 Settembre scorso.

Protagonista disarmante, efficace e pungente un inedito Russell Crowe, divenuto volto amato del cinema con l’interpretazione umana e sofferta di A Beautiful Mind, e che si mostra adesso in una veste rinnovata di Arrabbiato e Vendicativo omicida, deciso a farla pagare per il Giorno Sbagliato regalatogli da una donna comune.

La donna “colpevole”, meritevole, di ricevere una Brutta Giornata, Sbagliata e Sanguinaria, ha il nome di Rachel, madre prodiga nei confronti del figlio Kyle, con una miriade di sfide su vari livelli, a partire da quello affettivo, familiare e lavorativo.

Una donna incredula e disarmata che vivrà, per tutti i novanta minuti del film, una Brutta Giornata nel senso più tragico del termine, e già dalle prime scene della pellicola alle prese con un Giorno storto, appunto Sbagliato, da cancellare.

E lei, vittima di un divorzio complicato, un lavoro fallimentare e una madre anziana e malata, nella testa tutte le preoccupazioni derivanti da tali eventi avversi, si imbatterà infatti subito in un problema imprevisto, letteralmente Mortale.

Rea di avere suonato il clacson a un SUV che non accennava a passare con il verde, per colpa di un sorpasso quasi inevitabile e un gesto di disperata maleducazione al guidatore, complice il ritardo al lavoro, Rachel si troverà catapultata in una giornata infernale, dove tutto ha l’odore della morte e del sangue versato dal killer.

E fin da qui si nota il carattere forte della donna, la combattività e la tendenza a non ritrattare le decisioni prese: se quel Giorno Sbagliato proseguirà a colpi di sangue, ferimenti e urla, tutto parte da quel “Mancato Scusa” al killer per il gesto maleducato prima menzionato, detto con veemenza e ritrattato solo per salvare i propri cari, e mai con sincera convinzione.

“E’ ora che impari chiedere scusa, ma sinceramente, non sai cosa è una brutta giornata, ma lo scoprirai”, le parole agghiaccianti pronunciate dal Crowe psicopatico e narcisista, dove riecheggia una vita di umiliazioni subite e sacrifici non riconosciuti compiuti dall’uomo, che adesso può sfogare su una donna inerme, ma scortese, la propria rabbia furiosa, donna su cui vede chiaramente il riflesso della moglie che l’ha abbandonato.

Ecco che, a colpi di forbici, schizzi di sangue e morti senza soluzione di continuità (a partire dall’avvocato di Rachel preso di mira perchè Gli avvocati fottono le persone) il giustiziere di se stesso inizia a saziarsi di minacce e utilizzare ogni arma a sua disposizione per eliminare ogni amico o conoscente della donna impenitente, dando un Contributo alla violenza “perché non mi resta altro”.

Proprio riguardo alle armi, spicca la capacità del killer di utilizzare il proprio Suv, gli oggetti comuni, il proprio corpo per uccidere, evitando l’utilizzo di armi da fuoco.

La forza bruta, gli inseguimenti mozzafiato, gli incidenti d’auto degni di uno spettacolo pirotecnico, insieme all’elemento dell’incontro casuale: ecco la miscela “esplosiva” che inchioda il telespettatore senza dargli né tempo né desiderio di avviare una pausa, ma scaraventandolo in una preghiera di salvezza per madre e figlio e di punizione per l’assassino.

Un figlio amato, in nome del quale la donna verrà resa Colpevole di omicidio, perché lei stessa indicherà i futuri selezionati per il decesso al killer, evitando così lo sterminio di un figlio, prediletta vittima dell’omicida, che avrà a dire a Rachel “Sarò sempre dentro la tua testa, cosa non hai fatto per tuo figlio per salvarlo”.

E sulla morte o salvezza del figlio e della donna, che sancisce il Gran Finale, scopriamo la forza di una madre, la volontà di uccidere per salvare da un Giorno Sbagliato una famiglia qualunque, con problemi più o meno ordinari.

Una madre Giusta in un Giorno che poi si rivelerà Giusto per iniziare una svolta e qualche piccolo cambiamento: Mai contestare un automobilista scontroso, a costo di accettare ritardi e possibili incidenti! Non si sa mai, fosse l’inizio di un altro, ancora più macabro, Giorno Sbagliato.