Il Governo non bada a spese: ora ti spettano 850 euro al mese | Con una semplice richiesta te li erogano subito

La misura di governo è fondamentale per dare una mano in più a migliaia di persone: ecco a chi spetta.
Negli ultimi anni, il costo della vita in Italia è aumentato in modo significativo. Non c’è dubbio sul fatto che siano state colpite, in particolare, le fasce più deboli della popolazione. Bollette più care, spesa alimentare in crescita, cure mediche e farmaci sempre meno accessibili: queste soltanto alcune delle difficoltà quotidiane che milioni di cittadini affrontano, e le problematiche aumentano per gli anziani.
Chi ha superato una certa età spesso si trova a vivere con una pensione minima, che non riesce a coprire le spese essenziali. Molte persone anziane, inoltre, hanno bisogno di assistenza quotidiana, sia per motivi di salute sia per difficoltà motorie o cognitive. In questo scenario, ogni forma di aiuto può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza.
Fortunatamente, esistono diverse agevolazioni e bonus statali pensati per supportare chi si trova in situazioni di fragilità. Tra questi ci sono esenzioni sui ticket sanitari, bonus luce e gas, sconti su trasporti pubblici e detrazioni fiscali per spese sanitarie e badanti. Tuttavia, non sempre questi strumenti bastano a garantire una vita dignitosa.
Proprio per rispondere a queste esigenze, è stato introdotto un nuovo provvedimento che punta a tutelare una delle categorie certamente più fragili. Parliamo quest’oggi, in particolare, del Bonus Anziani 2025, una misura sociale pensata per garantire maggiore dignità e sicurezza a chi ha speso una vita intera per la società e ora ha bisogno di sostegno.
A chi tocca il provvedimento sia in questo 2025 che in futuro?
Passiamo ai dettagli del Bonus Anziani 2025, che rappresenta un importante passo in avanti verso una maggiore equità sociale. È destinato, entrando nello specifico, agli Over 80 fragili, ovvero persone che si trovano in condizioni di salute precarie o che necessitano di assistenza continuativa. Il contributo, di natura economica, potrà essere utilizzato per coprire spese legate a cure domiciliari, l’acquisto di farmaci, il supporto di eventuali badanti o i servizi sanitari a pagamento.
In poche parole, si tratta di uno strumento che punta a rafforzare la rete di protezione sociale, riducendo le disuguaglianze e garantendo un livello minimo di assistenza anche a chi non può permetterselo. Il bonus è erogato a livello regionale o comunale, con modalità che possono variare da territorio a territorio, e spesso integrato con altre forme di assistenza sociosanitaria.

Quali documenti sono fondamentali per ottenere il Bonus? Ecco i requisiti
Per accedere al Bonus Anziani 2025, i richiedenti devono avere almeno 80 anni, essere residenti in Italia e trovarsi in condizioni economiche e sanitarie precarie, certificate da documentazione medica. In molti casi, è richiesta anche l’attestazione ISEE, che deve rientrare sotto una certa soglia stabilita dal bando specifico. Questa misura, introdotta con il Decreto Anziani (D.Lgs. n. 29/2024), prevede un’erogazione mensile aggiuntiva all’indennità di accompagnamento, per coprire le spese legate all’assistenza domiciliare e ai servizi di cura. Il bonus in questione sarà a disposizione per due anni, cioè nell’arco di tempo compreso fra il gennaio già passato (2025) ed il 31 dicembre del 2026, e interesserà circa 25.000 persone in tutta Italia.
Per accedere al Bonus anziani 2025 è necessario soddisfare una serie di requisiti precisi. Il beneficio è destinato esclusivamente a persone con almeno 80 anni, in condizioni di non autosufficienza certificata dall’Inps. Inoltre, è fondamentale essere già titolari dell’indennità di accompagnamento oppure avere i requisiti per ottenerla. Altro requisito fondamentale è avere un ISEE socio-sanitario inferiore a 6.000 euro. Questo indicatore considera la situazione economica dell’anziano e dei familiari più stretti, limitandosi a coniuge e figli a carico. Per calcolare l’ISEE sociosanitario, occorre presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che può essere trasmessa in qualsiasi momento tramite CAF, commercialisti o portale Inps. Il contributo mensile, che sarà di 850 euro, dovrà essere utilizzato esclusivamente per coprire spese legate a servizi di assistenza, fra cui pagamenti a badanti o assistenti familiari assunti secondo i contratti nazionali o acquisto di prestazioni da cooperative o imprese specializzate in assistenza domiciliare.