PALERMO (ITALPRESS) – Prosegue la lunga corsa verso l’election day del 25 settembre all’interno del Movimento 5 Stelle, che in una conferenza stampa indetta al San Paolo Palace Hotel di Palermo, ha presentato ufficialmente questa mattina i candidati del palermitano nella circoscrizione della Sicilia occidentale. Nell’elenco dei nomi, tra uscenti e volti nuovi, spicca il nome dell’ex magistrato Roberto Scarpinato, candidato al Senato al plurinominale Sicilia 1 tra le fila dei pentastellati, e presente all’appuntamento insieme al candidato alla presidenza della regione, Nuccio Di Paola. Proprio l’aspirante governatore ha ancora una volta sottolineato l’importanza del voto del 25 settembre per il Movimento 5 Stelle, dato in ascesa secondo gli ultimi sondaggi che premiano ancora però la coalizione di centrodestra: “Quello che succederà alle elezioni del 25 settembre dipenderà dai siciliani e dalla loro voglia di cambiare e di non tornare indietro di vent’anni. E’ un momento unico, c’è l’election day e si vota contemporaneamente in Sicilia e in Italia – ha esordito Di Paola – E’ importante che i siciliani vadano a votare, così il presidente della Regione dopo più di 12 anni verrà finalmente eletto con un’affluenza maggiore del 50%. Ci sarà finalmente un voto d’opinione, si potrà scegliere un presidente che porti la Sicilia nel 2027 e non indietro”.
Di Paola ha rivendicato lo strumento del reddito di cittadinanza (“E’ una nostra proposta che è stata strumentalizzata da molti partiti che ora dicono che è importante. Va potenziato e servono maggiori controlli”) e nel presentare la candidatura di Scarpinato non ha risparmiato un attacco alla coalizione di centrodestra: “Ho sempre detto che la nostra asticella sulla legalità è sempre stata alta, per cui per noi è un onore avere Roberto Scarpinato come capolista al Senato per la parte occidentale della Sicilia – ha commentato Di Paola – E’ un segnale chiaro e forte, soprattutto in un momento in cui il centrodestra candida come presidente della Regione un imputato al processo Montante”. Il candidato governatore ha poi rivolto un appello allo stesso ex magistrato, chiedendogli da senatore un impegno concreto per le istanze del territorio siciliano: “Se i siciliani ci daranno l’opportunità, chiedo già da ora al dottor Scarpinato l’impegno di stare accanto a noi, perchè arriveranno tanti soldi da gestire e da non far finire nelle mani sbagliate – ha concluso Di Paola – Non è il momento di dare nomi a quello che potremo fare insieme al dottor Scarpinato, spero possa essere al nostro fianco qui in Sicilia, perchè ci sarà tantissimo da fare se succederà quel che auspichiamo”.
Roberto Scarpinato, che ha accettato di scendere in campo in politica dopo una lunga carriera da magistrato, nel corso del suo intervento ha ribadito la sua sostanziale indipendenza, fondamentale nella decisione di rispondere presente alla candidatura offertagli dal capo politico dei pentastellati, Giuseppe Conte, presente sull’isola dal 15 al 17 settembre per un tour a ridosso delle elezioni: “Ho deciso di accettare la proposta di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle per continuare a fare in altri luoghi e con altri mezzi da parlamentare quello che ho fatto da magistrato, ovvero dare un contributo per difendere la Costituzione – ha precisato Scarpinato – Quando il presidente Conte mi ha telefonato gli ho chiesto del tempo per riflettere. Gli ho rivendicato la mia indipendenza, mi sarei riservato di esprimere il mio eventuale dissenso”. Per Scarpinato il Movimento 5 Stelle resta l’unico partito estraneo dalle logiche del potere che si sono consolidate nel corso dei decenni: “Il M5S può essere criticabile per le scelte del passato, ma è certo che ha fatto politica alla luce del sole, rimanendo estraneo ai poteri occulti. Il potere non lo ha integrato e omologato, c’è un’intolleranza trasversale nei confronti del M5S che dimostra che siamo dalla parte giusta – ha spiegato – Ho deciso di accettare questa candidatura perchè molti segnali attestano che la nostra democrazia è in pericolo”.
Uno sguardo anche alle regionali, dove il candidato del centrodestra, Renato Schifani, è attualmente sotto processo nel caso Montante: “La politica sull’isola vive di simboli – ha ricordato Scarpinato – Il partito di Renato Schifani avrebbe avuto tanti altri esponenti da candidare piuttosto che un personaggio che ha avuto una lunga carriera politica ma che in questo momento vive una situazione delicata”. L’ex magistrato, infine, ha anche risposto ad Antonio Ingroia, che aveva criticato la sua candidatura: “Non devo replicare in nessun modo ad Antonio Ingroia, perchè forse non sa che la prima persona che ho chiamato una volta ricevuta la proposta di Giuseppe Conte è stato proprio Nino Di Matteo, che mi ha detto di accettare perchè ha fiducia in me e di andare avanti”.
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(ITALPRESS).
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