3 Ottobre 2024

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Il presepe semovente di Cinisi. L’intervista al maestro Giacomo Randazzo

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista e docente

 

Tanti e inediti i personaggi oggi componenti lo storico presepe semovente di Giacomo Randazzo, spigliato quanto appassionato artista presepiale del palermitano, un presepe in miniatura ospitato a Cinisi presso il Palazzo dei Benedettini, sede del Comune e iscritto dal Marzo 2007 nel Registro delle Eredità Immateriali istituito dalla Regione Siciliana.

Un’opera monumentale, una rappresentazione puntuale dei mestieri, delle arti e delle tradizioni siciliane, tipiche della civiltà contadina, pastorizia e artigianale del secondo dopoguerra, ormai in gran parte tramontate e da non dimenticare. Molteplici le novità annualmente visibili, con l’edizione 2021 ricca di doppie innovazioni, a causa della pandemia che non ha permesso la realizzazione del presepe nell’anno forte epidemico, il 2020.

Tra queste (descrive lo stesso Randazzo ai microfoni di Teleone) da segnalare il pittore che disegna gli arazzi per l’opera dei pupi, il tombolo, strumento di lavoro tradizionale utilizzato per la realizzazione di pizzi e merletti, il raccoglitore di olive (immagine allegata), il separatore di limoni, il pescivendolo, il santuario di Cinisi, vicino al torrente Furi e una classe della scuola primaria (di cui si allega immagine).

La Cinisi rappresentata è quella degli antichi mestieri dimenticati degli anni ‘50, con il pescivendolo che portava a piedi il pesce da Terrasini, solo per citare la novità di questo 2021.

“Il mio intento è far rivivere questa Cinisi – dichiara il Maestro – I vecchi mestieri sono la nostra identità e dobbiamo difenderli. Ecco in me forte la volontà di far rivivere mestieri e oggetti di pregio come il carrettiere, il ricottaro, il mulino a pietra, le maschere di Carnevale, il fabbro, il falegname. All’interno del presepe troviamo rappresentate tutte le stagioni, inclusa la raccolta di pomodori nel mese di Luglio, non soltanto attività inerenti il periodo prettamente natalizio che rappresento con il movimento ritmico della culla del Bambinello sostenuto dalla Madonna e da San Giuseppe”.

Mestieri, paesaggi, personaggi, figure e animali sacri, occupanti una superficie di circa sette metri di profondità per 65 metri quadrati complessivi di spazio presepiale.

Un’opera monumentale, come detto, ospitata nei locali appartenenti al Comune, che ha donato sia la sede che la corrente elettrica, e che si appoggia sulla buona volontà dei visitatori e sui loro contributi volontari, con sorteggi di graditi doni, tra cui un cesto di prodotti locali (sorteggiato il 6 Gennaio) e una porzione di Cinisi in legno realizzata dallo stesso Randazzo (oggetto di sorteggio il 23 Gennaio).

Un’opera realizzata con materiali semplici, tufo, terracotta, legno, ferro, colori acrilici, con i personaggi in movimento sciolto attraverso opportuni congegni meccanici.

Il Presepe del Maestro Randazzo proseguirà la sua opera di diffusione fino al 23 Gennaio 2022 nel rispetto delle norme Anticovid 19, regalando ai visitatori emozioni antiche, ma che hanno il sapore dolce dell’attualità.