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La cardiologia di Cefalù è la prima in Sicilia per tempestività di intervento sia nell’infarto miocardico acuto sia in una forma particolare di infarto detto STEMI (infarto miocardico acuto con soprasdivellamento “ST”) in cui è particolarmente importante l’intervento immediato. Il dato arriva dal primo report sulla performance del sistema sanitario in Sicilia redatto dal Dasoe (Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) dell’Assessorato Regionale della Salute nel 2019. Lo studio evidenzia i risultati della sanità siciliana sul 2018 tenendo in considerazione indicatori di particolare rilevanza.
“*Orgogliosi – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – di questo straordinario risultato* frutto di un lavoro di squadra e di una equipe di validi professionisti in grado di gestire l’alta complessità”.
“I cardiologi e tutto lo staff della cardiologia – ha aggiunto il responsabile dell’unità operativa di cardiologia Tommaso Cipolla – sono orgogliosi che i sacrifici e l’impegno profuso, in questi anni, ricevano un così autorevole riconoscimento”.
Cipolla ha sottolineato, inoltre, un altro indice di particolare importanza emerso nel Report 2019. “*La mortalità dopo infarto, nel 2018, nei pazienti presi in carico dalla cardiologia del Giglio è risultata molto al di sotto della media nazionale e al secondo posto in Sicilia tra gli ospedali dotati di emodinamica* (ossia strutture in cui vengono trasferiti i pazienti con infarto da sottoporre a trattamento precoce e intensivo) immediatamente dopo l’ospedale Cervello di Palermo”. Per il conseguimento di questi ottimi risultati – ha detto Cipolla – è indispensabile il buon funzionamento di tutti i componenti della “catena assistenziale”: 118, equipe di emodinamica, l’assistenza in reparto e un ospedale, come il Giglio dotato di tutte le specialità di supporto necessarie”.
*Per l’imminente futuro il presidente Albano con il management della Fondazione Giglio ha programmato il rinnovo tecnologico dell’emodinamica del Giglio “con un investimento – ha detto – superiore ad 1,5 milioni di euro”*. Sono in corso le gare per l’aggiudicazione di due angiografi di cui uno portatile, di un ecografo specialistico, dei sistemi di monitoraggio per la terapia intensiva cardiologica e della strumentazione per i test da sforzo.
Nella rete per l’infarto la cardiologia è stata classificata come centro Hub, ovvero di II livello, dove vengono trasferiti in urgenza tutti i pazienti acuti all’interno di un bacino di circa 150 mila abitanti.
La cardiologia con Utic ed emodinamica, già dal 2004 opera 24 ore su 24 con tempi di intervento i inferiori a 30 minuti. “In particolare nello STEMI – ha spiegato Tommaso Cipolla – ogni minuto è muscolo, ovvero ogni ritardo comporta la perdita di un pezzo di cuore, ecco perché l’intervento immediato è un salvavita”.
*La cardiologia tratta circa 250 infarti ogni anno di cui 100-120 STEMI* su un tutale di circa 800 procedure diagnostiche e circa 450 angioplastiche/anno. I ricoveri sono oltre 1200 l’anno di cui i tre quarti dal pronto soccorso.
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