Inps, ora l’ha reso noto: aspettati 1000 euro sul conto corrente | Controlla in questa data

Inps, soldi (foto teleone.it) - mediaoneonline.it
Una bellissima sorpresa per i pensionati italiani, ma l’aumento non è per tutti. Ecco i dettagli
Da anni in Italia si continua a parlare dell’aumento delle pensioni minime. Per milioni di pensionati, tuttavia, si è poi sempre rivelata un po’ come una promessa non mantenuta. Le richieste avanzate dai sindacati, le manifestazioni in piazza, i dibattiti parlamentari e i sondaggi sull’insoddisfazione sono stati innumerevoli, ma la realtà per molti anziani non è cambiata.
Ad oggi una pensione minima spesso non basta nemmeno per coprire affitto, bollette e spese sanitarie. La situazione economica italiana, segnata da inflazione, rincari e incertezze sui mercati, ha reso ancora più complicata la vita per chi vive con assegni mensili al limite della sopravvivenza.
E poi, a peggiorare il quadro si è anche aggiunta la percezione di un sistema previdenziale sempre più distante dalle necessità reali dei cittadini, soprattutto quelli più fragili. Nonostante il continuo annuncio di riforme strutturali e il desiderio dichiarato da molte forze politiche di alzare la soglia minima a 1000 euro, l’unico aumento garantito finora dal governo è stato del 2,2%.
Un incremento applicabile solo sulle pensioni inferiori al trattamento minimo (598,61 euro), che porta al massimo a un assegno mensile di 611,77 euro. Una cifra lontanissima da quella promessa. In poche parole, dunque, ed in un contesto di generale delusione, arriva però una notizia positiva per alcuni: migliaia di pensionati italiani stanno per ricevere una importante integrazione, che porterà appunto la loro pensione a 1000 euro al mese.
Quando si riescono a cambiare le regole: “Pensioni minime a 1000 euro”
La misura di cui parliamo rappresenta un po’ una svolta storica per il panorama previdenziale italiano. E’ stata una provincia a farsi promotrice di un’iniziativa mirata a tutelare i pensionati che vivono in una delle aree italiane con il più alto costo della vita. Si tratta, insomma, di una grande risposta, e pure concreta, alle difficoltà che da anni vengono denunciate dai cittadini e dalle sigle sindacali.
L’integrazione fino a 1000 euro non riguarda solo i trattamenti previdenziali inferiori a questa soglia, ma anche chi percepisce l’Assegno sociale (attualmente pari a 538,68 euro) e l’assegno per invalidità civile. Per beneficiare della misura, è necessario avere almeno 65 anni e un ISEE inferiore a 20.000 euro, oltre alla residenza stabile e ininterrotta da almeno 12 mesi nella provincia di Bolzano. L’iniziativa porta, infatti, proprio la “firma” della Giunta della stessa provincia autonoma.

Cosa serve per ottenere l’aumento della pensione
E’ importante sottolineare uno degli aspetti fondamentali della misura, ovvero la sua assoluta semplicità di attuazione. I pensionati interessati non dovranno presentare alcuna domanda e, per ciò che riguarda le date da controllare, non bisognerà nemmeno preoccuparsi troppo. C’è davvero poco di “obbligatorio”: sarà sufficiente aver rilasciato la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per l’ISEE. Sarà poi l’INPS, una volta ricevuti i fondi dalla Provincia, a provvedere al pagamento dell’integrazione direttamente nel cedolino della pensione mensile. La misura ha già trovato il pieno appoggio delle organizzazioni sindacali.
Nonostante il provvedimento sia ancora in attesa degli ultimi passaggi burocratici, ormai non ci sono più dubbi sul suo “via libera”. Resta, comunque, però la frustrazione di circa 4,8 milioni di pensionati italiani che, secondo i dati INPS, continuano a vivere con assegni ben al di sotto dei 1000 euro al mese. Una disparità che rischia di peggiorare, nel futuro prossimo, le tensioni sociali e le proteste nei confronti di un sistema giudicato sempre più iniquo. La speranza, in questo senso, è che proprio l’esempio di Bolzano possa fare da “modello” per altre località italiane, dove il caro vita e il disagio sociale richiedono risposte immediate e strutturate.