19 Settembre 2024

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Insufficienza venosa: le terapie all’avanguardia. L’intervista all’esperto, Dott. Edmondo Palmeri, Società Italiana di Flebologia

Insufficienza venosa: nota condizione patologica dovuta a un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore.
Una patologia invalidante i cui sintomi variano di gravità, da soggetto a soggetto, ma essenzialmente riconducibili a tutta una molteplicità di complicanze che interessano differenti distretti corporei. Caviglie gonfie, crampi, formicolii alle gambe, ispessimento della pelle, prurito, vene varicose: tutti sintomi che incidono negativamente sul benessere psicofisico e che possono ulteriormente aggravarsi nella forma di distrofie/ulcerazioni cutanee, ischemia, cellulite batterica.
In base a queste premesse teoriche, vien da sé come il caposaldo di ogni intervento medico debba fondarsi sui concetti di terapia efficace, dai benefici a lungo termine e dalla minima invasivita’, alla luce di ben riconosciute cause scatenanti della patologia.
Al fine di indagare le cause più accreditate e le terapie all’avanguardia nel campo dell’insufficienza venosa abbiamo chiesto l’autorevole parere di Edmondo Palmeri, chirurgo vascolare, flebologo e componente del Consiglio Direttivo SIF, Società Italiana di Flebologia.
“L’insufficienza venosa, malattia molto diffusa che interessa più le donne che gli uomini, è una condizione di alterato ritorno venoso, dovuto a un’alterazione delle pareti dei vasi venosi e delle valvole presenti nelle vene degli arti inferiori, tale da provocare pesantezza, gonfiore e altri sintomi fino alla manifestazione di alterazioni cutanee – apre Palmeri – Le cause dell’insufficienza venosa cronica sono le affezioni che determinano l’ipertensione venosa, in genere attraverso un danno venoso o un’incontinenza delle valvole venose, come avviene, per esempio, dopo una trombosi venosa profonda”.
Cause scientifiche documentate a cui far auspicabilmente seguire terapie avanzate, oggetto di costante aggiornamento scientifico.
“Le terapie, oggetto di studi, osservazioni e comunicazioni Congressuali, quali ad esempio quelle che saranno presentate al Congresso Simposio della Società Italiana di Flebologia di cui mi onoro di essere Consigliere Nazionale, a Marsala dal 17 al 19 settembre 2021, comprendono l’utilizzo di tecniche chirurgiche e, più recentemente, tecniche conservative ambulatoriali eco-guidate che permettono, in maniera non invasiva, di ottenere ottimi risultati. E’ indubbio che le terapie devono essere sempre valutate dal flebologo che deve eseguire innanzitutto una corretta valutazione e mappatura emodinamica, quindi decidere la tecnica e la terapia più idonea per il paziente”, conclude Palmeri.
Un rapporto medico-paziente basato sui concetti di fiducia, minima invasivita’ degli interventi e compliance, nell’ottica di interventi sempre più rispondenti alle esigenze di Cura di chi è affetto da una patologia, nel senso di un’attenzione specifica alle richieste di assistenza medica e ascolto attivo e partecipe del vissuto di impotenza e disagio secondari ai sintomi clinici manifesti.