Tele One

Tele One – Ultime Notizie, Cronaca live, rubriche sul Palermo Calcio.Per info e pubblicità 091 333660. In Sicilia sul canale 19 Digitale Terrestre.

LA DIDATTICA A DISTANZA: L’INTERVISTA ALL’ESPERTO LE OPPORTUNITA’ FORMATIVE IN TEMPI DI PANDEMIA

Angela Ganci

Psicologo psicoterapeuta

Giornalista, docente

La didattica a distanza (DAD): una necessità assoluta in tempi di lockdown, una modalità del Fare Scuola alla quale si può attribuire un’utilità intrinseca, oltre che eventuali limiti in termini di relazioni umane.

Un tema attualissimo che abbiamo discusso con il Prof. Vito Lo Scrudato, dirigente scolastico del Liceo classico Umberto I di Palermo che ha attuato, negli anni, e a prescindere dall’emergenza Coronavirus, una specifica sperimentazione in questo campo.

Prof. Lo Scrudato, può parlarci delle potenzialità della DAD dal suo punto di vista?

“La DAD ha delle potenzialità formative che la rendono utile, addirittura preziosa, in termini formativi. Addestra gli studenti all’uso dei supporti informatici, li rende competenti nell’utilizzo delle piattaforme per videoconferenze e nelle attività che noi chiamiamo didattica asincrona, l’utilizzo cioè dei materiali somministrati dai docenti e lo svolgimento di compiti esercitativi e in funzione della valutazione”.

Al fine di mitigare i limiti della DAD in termini di mancate o insufficienti relazioni sociali, quale ulteriore opzione didattica si auspica venga attuata, in questa fase di restrizioni sanitarie?  

“Se si protraggono le condizioni minime di sicurezza sanitaria, la didattica mista mitiga di molto i limiti della DAD. Il potere frequentare in presenza, anche in regime di turnazione, offre agli allievi il vantaggio di portarsi fisicamente a scuola, riannodare relazioni sociali con i compagni e i professori, offre una dimensione più vicina alla normalità. Speriamo di poterla protrarre fino al sopraggiungere della piena normalità”.

Il Liceo Classico Umberto I di Palermo vanta un lodevole curriculum in termini di “sperimentazioni a distanza”: ce ne può parlare?

“Al Liceo Umberto I di Palermo si potrebbe dire che eravamo pronti, non tanto perché abbiamo virtù divinatorie! Da dieci lunghi anni lavoriamo alla dotazione tecnologica, utilizzando tutte le fonti di finanziamento a nostra disposizione: europee, nazionali e regionali. Abbiamo contemporaneamente investito nella formazione all’uso di tecnologie informatiche volte alla didattica, con il risultato che abbiamo potuto attivare la DAD solo alcune ore dopo il lockdown”.

Come immagina la scuola nei prossimi mesi in termini di ritorno alla normalità? Cosa suggerisce di adottare per favorire questo ritorno?

“Questa è la domanda più difficile! Ovviamente tutto dipenderà dall’andamento della pandemia. Tuttavia si possono intraprendere delle azioni che avvicinano il clima scolastico alla normalità: in primis fare in modo che l’osservanza delle norme sanitarie di sicurezza sia vissuta senza ingenerare negli allievi ansie inutili, ma chiarendo che questi comportamenti virtuosi sono necessari a scuola e fuori dalla scuola. Se i ragazzi imparano a scuola a tutelarsi in tutti i contesti, anche extrascolastici, si potrà fare un grande passo avanti. Per essere più espliciti: è proprio dalla scuola che deve nascere e consolidarsi una cultura della sicurezza sanitaria. Perciò, paradossalmente, è proprio venendo a scuola che i giovani possono operare su loro stessi un cambiamento positivo nella loro condotta. Noi non vogliamo che diventino tristi e inattivi, ma che evitino eccessi e rischi, per esempio in sfrenate movide serali e notturne. Ne va della loro sicurezza intanto, ma anche della salute dei loro genitori e nonni e – perchè no? – anche dei loro docenti che li incontrano ogni giorno”.

E in attesa di un auspicato rapido e definitivo ritorno alla normalità, il monito è quello di utilizzare, a prescindere da ogni esigenza pandemica, ogni risorsa tecnologica e umana per adempiere al compito proprio della Scuola: la piena formazione morale e culturale del Bambino-Adolescente, Adulto di Domani.