La Provincia di Foggia aderisce al Parlamento della Legalità Internazionale

Il vicepresidente della provincia regionale di Foggia Giuseppe Mangiacotti da oggi ha assunto la presidenza dell’ente. E nel suo primo giorno di “presidente” ha accolto nel Palazzo di via XX settembre Nicolò Mannino presidente del Parlamento della legalità internazionale.

La data non è stata scelta a caso poiché si è voluto commemorare insieme il 39 esimio anniversario della strage di via Pipitone Federico dove la mafia ha fatto saltare il aria con una cinquecento imbottita di tritolo il fondatore del pool antimafia Rocco Chinnici con la sua tutela e il portiere dello stabile.
L’incontro istituzionale si è svolta nella sala dedicata a Don Luigi Sturzo e ha visto la partecipazione di diversi funzionari della Provincia foggiana insieme al segretario generale Giacomo Scalzulli. Giuseppe Mangiacotti ha consegnato a Nicolò Mannino il gagliardetto che richiama il logo della Provincia con il richiamo a San Michele Arcangelo. Proprio giorni fa la Giunta provinciale ha deliberato il patrocinio gratuito al convegno del parlamento della legalità internazionale che si svolgerà il prossimo nove e dieci settembre a San Giovanni Rotondo.

Nicolò Mannino ha omaggiato copia dell’ultimo libro “Non li tradite sono innocenti” – i giovani sanno ancora sognare. Parole di incoraggiamento e di stima sono state espresse a tutta la famiglia del Parlamento della Legalità Internazionale dal segretario generale della provincia Giacomo Scalzulli e dal vicepresidente Giuseppe Mangiacotti da poco facenti funzione di presidente.

“Saremo a fianco di questo cammino culturale – hanno sottolineato segretario e presidente – poiché i giovani meritano un presente ricco di valori veri e il Parlamento della Legalità Internazionale questo lo fa quotidianamente“.

A favore del cammino culturale e di fede del Parlamento della Legalità Internazionale sì è già espresso con un messaggio di ammirazione e fraterno affetto Monsignor Franco Moscone Arcivescovo di Manfredonia Vieste San Giovanni Rotondo.