CATANIA (ITALPRESS) – Trenta misure cautelari sono state eseguite dalla Polizia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Le persone indagate sono accusate di
associazione di tipo mafioso (clan Arena), associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi da fuoco, anche da guerra, spaccio di vari tipi di droga (cocaina, crack, marijuana e skunk).
In particolare, è stata documenta la gestione di una grossa “piazza di spaccio” attraverso un sistema di vedette operante nella città di Catania.
L’operazione Terzo Capitolo, condotta dalla Polizia di Stato a Catania, ha visto indagate 31 persone, delle quali 23 destinatari di misura di custodia cautelare in carcere, 7 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria cumulata dall’obbligo di dimora e uno con il solo obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L’operazione ha visto l’intervento su una fiorente piazza di spaccio di droga, tra cui skunk, al viale Moncada 12 e 13, quest’ultima principale, nel quartiere Librino e l’approvvigionamento avveniva tramite il clan Cappello-Bonaccorsi. Un ruolo importante nell’organizzazione lo svolgevano le donne. Oltre 200 operatori della Polizia hanno portato avanti l’attività di indagine, durata da dicembre 2021 e conclusasi a luglio 2022.
La compagine mafiosa degli Arena era originariamente legata al clan Nizza, a sua volta legato al clan Santapaola-Ercolano. L’associazione era armata e le azioni sono state dirette sul territorio contestualmente ai sequestri della droga. Le donne tenevano la cassa e mettevano a disposizione i locali per il taglio della droga. Il giudice ha ritenuto come gli Arena fossero per la prima volta un clan a sé stante. Il gruppo disponeva anche di armi da guerra e il controllo del territorio era tale da impedire ad altre persone di lasciare in giro auto rubate e di spacciare senza una preventiva autorizzazione del gruppo stesso.
– foto: da video Polizia di Stato –
(ITALPRESS).
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