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Morto l’Ing. Toluian, l’imprenditore iraniano che portò i tappeti persiani a Palermo

Ingegnere e imprenditore arrivato in città all’inizio degli anni Sessanta. Ha scritto una delle pagine più importanti del commercio siciliano con la sua storica e omonima ditta che sapeva d’Oriente. Fu anche collezionista e appassionato d’arte. Si è spento a 84 anni dopo una breve malattia

Quando arrivò a Palermo lo chiamavano “il principe”. Ed in effetti faceva davvero parte di una dinastia di nobili persiani. Ma qui in città preferì allontanarsi da quel mondo ingessato tanto da essere conosciuto da tutti semplicemente come “l’ingegnere”. E’ morto Hushmand Toluian, l’imprenditore iraniano che ha scritto una delle pagine più importanti del commercio siciliano con la sua storica e omonima ditta di tappeti persiani. Si è spento a 84 anni dopo una breve malattia.

A Palermo era arrivato all’inizio degli anni ’60. Era un ingegnere edile, attivo anche nelle costruzioni e nel settore immobiliare. Ma la sua vita fu dedicata alla sua ditta, la “Toluian tappeti persiani”. Più di cinquecento dipendenti con punti vendita in tutta la Sicilia, ma anche in Italia e all’estero. Da Catania a Enna, fino a Marsala, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani e ovviamente Palermo.

Negli anni ’70 fu anche rappresentante ufficiale dell’Iran per il commercio in Italia, ricevendo numerosi riconoscimenti tra i quali anche la Medaglia al valor civile da parte dello Scià di Persia, Reza Pahlavi. Fondò anche il centro culturale italo-iraniano con la collaborazione della moglie Maria Margherita, medico amante della letteratura e della mistica iraniana e con il patrocinio dell’Ambasciata iraniana.

Un imprenditore nel dna, con mille idee e voglia di fare sempre di più. E’ a metà degli anni ‘70 che acquisisce infatti la “Pars”, una storica azienda milanese di proprietà dei conti Formenton-Mondadori, attiva non solo nel campo dei tappeti, ma anche in quello dei quadri e dei mobili antichi di grande pregio. E fu proprio questa un’altra grande passione dell’ingegner Toluian, fedelissimo allo Scià di Persia. L’arte, la cultura in ogni sua forma, che riusciva a coltivare grazie alla “Toluian arte” con libri d’arte, grafica di autore e arte moderna.

A metà degli anni ’90 la svolta, estendendo le sue attività anche al campo dei media. E’ questo l’inizio di un periodo dedicato prevalentemente all’arte contemporanea. Fonda, quindi, la “Toluian Art Gallery”, che fu sede di mostre ed esposizioni permanenti di dipinti di famosi pittori contemporanei, un cenacolo di incontri con artisti, titolari di archivi e fondazioni. Collezionista d’arte, negli ultimi anni aveva progressivamente abbandonato l’attività imprenditoriale per dedicarsi alla catalogazione delle ingenti collezioni d’arte di famiglia.