PALERMO (ITALPRESS) – Un nuovo reparto di terapia intensiva con 17 posti letto e 4 nuove sale operatorie all’interno del polo di emergenza-urgenza del Policlinico “Giaccone” di Palermo sono stati consegnati oggi dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, assieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza e al commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria policlinico, Alessandro Caltagirone. Gli interventi – per un importo di circa 4 milioni di euro – sono stati realizzati in quattro mesi dalla Struttura commissariale per il potenziamento della rete ospedaliera coordinata dall’Ingegnere Tuccio D’Urso. Si tratta dei primi interventi ultimati, tra quelli programmati per dotare il policlinico Giaccone, entro ottobre, di un nuovo e moderno pronto soccorso, rafforzando la presenza delle strutture di emergenza nella città di Palermo.
“Oggi – ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – facciamo un altro passo avanti verso uno degli obiettivi che ci siamo dati all’inizio della pandemia: eliminare la carenza di posti di terapia intensiva ereditata dal passato. Ci stiamo riuscendo grazie all’istituzione della struttura commissariale, attraverso la quale ovunque in Sicilia abbiamo creato nuovi reparti. Adesso Roma deve invece aiutarci a trovare i medici rianimatori, che mancano in tutta Italia. Non sappiamo come si evolverà la pandemia – ha aggiunto il governatore – ma stiamo tenendo tutto sotto controllo, il sistema sino ad ora ha retto perfettamente e lavoriamo affinchè decine e decine di cantieri possano migliorare l’offerta sanitaria e ospedaliera dell’Isola, per renderla competitiva con quella di altre regioni italiane”.
“E’ una giornata importante per il Policlinico – ha sottolineato il Commissario straordinario dell’Aoup, Alessandro Caltagirone – perchè grazie all’apporto della Regione Siciliana dotiamo questo ospedale di una struttura avanguardia, come deve essere per una realtà universitaria che puntiamo a rilanciare sempre di più sul fronte delle prestazioni e della produzione chirurgica. L’Azienda, in parallelo, ha provveduto ad acquistare strumentazioni e arredi affinchè il reparto potesse essere dotato di tutto il necessario. Questa rianimazione ci consente di disporre di strutture tecnologiche e personale specializzato in grado di venire incontro alle esigenze dei pazienti più complessi, garantendo anche la sicurezza degli operatori”.
Moderna e funzionale, progettata secondo i più alti standard di sicurezza, la nuova terapia intensiva è dotata anche di 4 postazioni per isolamento aereo e da contatto. In questo modo sarà possibile gestire in maniera avanzata pazienti con sepsi, shock settico o insufficienza respiratoria grave, tale da richiedere una terapia con Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana). I 17 nuovi posti si aggiungono a quelli già presenti e ai 7 inaugurati a gennaio che hanno permesso di liberare altri spazi e gestire la fase più acuta di emergenza covid.
Nel polo di emergenza-urgenza, sullo stesso piano, è stato realizzato e completato anche il complesso operatorio, dotato di 4 nuove sale operatorie con annesse sale di preparazione e risveglio, e anche un reparto di degenza di 14 posti letto. Tale assetto logistico favorisce al meglio il percorso di assistenza del paziente che trova vicine e interconnesse l’area operatoria, la parte intensiva e le degenze.
Completate le fasi di collaudo, la nuova terapia intensiva sarà attiva dal mese di settembre quando prenderanno servizio anche i 16 anestesisti rianimatori selezionati con il concorso appena concluso. Una procedura che ha visto capofila l’Aoup Giaccone, impegnata nel reclutamento di dirigenti medici da destinare a tutte le rianimazioni siciliane. Numerosi quelli che hanno scelto di rientrare in Sicilia da altre regioni italiane; tra specialisti e medici in formazione i vincitori hanno in media tra 29 e 40 anni.
(ITALPRESS).
More Stories
Traffico illecito di rifiuti tra Palermo e Trapani, 16 indagati
Benedetto Lupo interpreta Brahms al Politeama Garibaldi di Palermo
Arriva il “Sicilia Express”, il treno per tornare a casa a Natale dal Nord