Unipa, due studenti su tre in no tax area, un intervento concreto a favore del diritto allo studio.
Dal 2020-2021 quasi il 70% degli iscritti sarà totalmente esonerato dal pagamento delle tasse. Prevede anche questo il nuovo regolamento dell’Università degli Studi di Palermo sulla contribuzione studentesca.
“Non pagheranno le tasse universitarie gli studenti appartenenti ad un nucleo familiare il cui reddito Isee è inferiore o uguale a 25mila, nel nostro Ateneo si tratta di 2 iscritti su 3 – spiega il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Fabrizio Micari – È un consistente allargamento, probabilmente il più ampio anche a livello nazionale, della no tax area, che in precedenza si limitava ai redditi inferiori ai 13mila euro, e che supera largamente la proposta di estensione ai redditi inferiori ai 20mila euro fatta dal Ministro dell’Università. Dal 2020-2021 quasi il 70% degli studenti sarà totalmente esonerato dal pagamento delle tasse unipa.
Oltre a questo importante intervento ci saranno significative riduzioni sulla tassazione per i redditi tra i 25mila e i 30mila euro, così come per i diplomati che si iscrivono al primo anno della Laurea triennale o Magistrale a ciclo unico avendo riportato un voto di diploma uguale o superiore a 97 che avranno una riduzione del 20%. Altri interventi sono previsti per gli studenti iscritti al primo anno della Laurea magistrale laureatisi con una votazione superiore a 95 e inferiore a 109 che avranno una riduzione del 30% e per gli iscritti al primo anno della Laurea magistrale laureatisi con 110 o 110 e lode che avranno una riduzione del 50%. Infine, altro esonero specifico riguarda gli studenti iscritti nel precedente anno accademico ad Atenei di altre Regioni che effettuino il trasferimento presso l’Università di Palermo e che saranno esentati dal versamento per il primo anno di iscrizione.”
Il nostro Ateneo realizza così un intervento concreto a favore del diritto allo studio per sostenere in particolare gli studenti e le famiglie che in questo drammatico periodo di emergenza hanno subito un calo improvviso del reddito – prosegue – Per ripartire è fondamentale infatti mettere al centro l’importanza e la necessità della formazione universitaria dei nostri giovani, che devono a maggior ragione restare a studiare in Sicilia. In questo momento c’è ancora più bisogno di potenziare le conoscenze e la preparazione mettendole a frutto per il futuro della nostra terra che ha grandi potenzialità ancora non utilizzate.
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