3 Ottobre 2024

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Presepi contemporanei: la mostra alla Rizzuto Gallery di Palermo

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista e docente

E’ giunta alla quarta edizione la mostra dei presepi contemporanei esposti alla Rizzuto Gallery di Palermo, sita in via Maletto n.5, conclusasi il 5 Gennaio scorso per l’edizione 2021-2022.

Si tratta complessivamente di otto presepi, due dei quali del tutto inediti (come consuetudine annuale), presentati al pubblico e che verranno ripresentati il prossimo Natale, sempre con due presepi del tutto nuovi e affascinanti, situazione pandemica permettendo.

Presepi interpretati da artisti contemporanei, ciascuno con una precisa visione del Natale e della Rinascita, considerati da una prospettiva particolare, soggettiva.

Tra questi spicca l’opera presepiale dell’artista Andrea Cusimano, da intendersi come raccoglitore di elementi, tra cui si segnalano i frammenti dei suoi spettacoli teatrali, in una raccolta di pezzi della vita dell’artista, eclettico come il presepe che si realizza annualmente a Napoli.

Di altra natura il presepe proposto da Francesca Polizzi, che utilizza materiali come la lana, rifacendosi alla Natività di Giotto.

Questi i primi due presepi che è stato possibile ammirare fino al 5 Gennaio scorso, all’ingresso della galleria, per poi proseguire in un tour, stimolante e a tratti eccentrico, all’interno dei locali limitrofi alla storica chiesa di San Francesco.

Presepi interpretati da artisti contemporanei, quindi, come quello realizzato da Daniele Franzella, scultore di Palermo, che utilizza elementi riconducibili al presepe, come l’asinello, o la sacra famiglia, riconoscibile dall’aureola dei componenti, con tratti multiculturali spiccati, trattandosi di nazionalità ebrea, quella attribuibile ai personaggi posti all’interno di una vetrina, una vetrina ideale, pensata appositamente per un collezionista.

Interessante altresì il presepe di Luigi Citarella, rappresentante la Vergine Maria partoriente con l’umanità che assiste al parto, in attesa, in un’immedesimazione emotivamente coinvolgente per il visitatore.

Da segnalare ancora l’opera di Giuseppe Agnello, raffigurante su scala 1:1 una coppia di studenti, dove l’uomo porge una pigna (San Giuseppe) alla donna (Maria) che immediatamente si ingravida, in questa versione presepiale che interpreta la nascita del Bambinello spostandola all’atto del suo concepimento.

In tutte le opere esposte il messaggio unico, come riferisce ai microfoni di Teleone Tiziana Pantaleo, Gallery Assistant, “il presepe è molto legato alla religione, ma, in queste proposte artistiche, esso ha un valore universale, al di là della condizione di credenti”.

Credenti, scettici, alla ricerca della Verità: a prescindere dalla condizione personale una mostra che offre spunti di riflessione e in cui il sacro viene espresso dall’Arte in un connubio insolito e degno di riconoscimento culturale.