MILANO (ITALPRESS) – “Conte non sta andando fino in fondo, Conte sta più banalmente andando a fondo. E trascina nell’abisso i pochi che gli sono rimasti vicini. La cosa drammatica è che questa scelta masochista fa male anche all’Italia, alle imprese, alle famiglie e non solo ai Cinque Stelle”. Lo dice Matteo Renzo leader di Italai Viva in una intervista al “Corriere della Sera”. “Molteplici ragioni spiegano questa involuzione: invidia, frustrazione, miopia politica, cinismo, paura. Ma la principale di tutte è che la politica è un’arte nella quale non ci si improvvisa. Se non sei capace, non sei capace. Punto. Puoi vincere un biglietto alla lotteria e fare il premier come accaduto a Conte. Ma poi la realtà ti presenta il conto e se non hai visione politica prima o poi la gente se ne accorge” ribadisce. Renzi che sulla raccolta di firme per un Draghi bis, aggiunge: “La petizione ha fatto il botto. Mentre ci parliamo siamo a quota 80 mila firme, un risultato che sembrava impossibile anche a noi. Io non mi impicco alle formule. Dico Draghi bis perchè secondo me questa sarebbe la soluzione più efficace per i prossimi dieci mesi. Ma quello che è importante è che Draghi stia a Palazzo Chigi. E che venga in Aula senza fare trattative stile Prima Repubblica o vertici di pentapartito: deve fare un elenco prendere o lasciare. Voglio vedere chi si assume la responsabilità di sfasciare tutto”. “Il Pd ancora subalterno di Conte e Grillo? Ma anche basta, dai! Ancora a rincorrere il fortissimo punto di riferimento progressista? Non ci credo, non ci posso credere. E comunque a me basta che alle prossime elezioni noi e i grillini staremo sue due fronti opposti” afferma il lidear di Italia Viva. Aòòa domanda se Draghi ribadisse il suo no, bisognerebbe andare dritti al voto o sarebbe meglio varare un nuovo governo che faccia almeno la Finanziaria, l’ex sindaco di Firenze, risponde: “Deciderà Mattarella. Ma mi domando chi può votare un governo del genere. Io sono per il Draghi bis con un sussulto di decisionismo e responsabilità da parte del premier. Ma se lui non se la sente – e mi dispiacerebbe molto – si vada subito al voto. Immediatamente. Il 25 settembre, il 2 ottobre, subito. Basta con questa sceneggiata, indecorosa. O Draghi bis o voto”.
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