Ancora arrivi autonomi, all’alba a Torre Salsa. Sul barcone una cinquantina di persone, rintracciati in 29
Sull’isola è emergenza. Il sindaco Martello: “Qualcuno ci aiuti”
Questa volta sono arrivati direttamente sulle coste della Sicilia laddove è più facile fare perdere le proprie tracce. Ed è quello che hanno fatto i migranti sbarcati sulla spiaggia di Torre Salsa. In mare, a poche decine di metri dalla spiaggia, è rimasto il barcone utilizzato per la traversata, quasi certamente partito dalla Tunisia da dove le partenze sono riprese massicce.
Carabinieri, polizia e guardia di finanza stanno setacciando tutte le strade e le campagne a monte della zona dello sbarco, tra Siculiama e Montallegro, alla ricerca delle persone sbarcate per evitare che sfuggano ai controlli e alla quarantena a cui vengono sottoposti tutti i migranti che riescono ad arrivare autonomamente in Sicilia. In 29 sono stati rintracciati, ma a bordo sarebbero stati una cinquantina.
E a Lampedusa è emergenza assoluta. Altri 156 sono sbarcati nella notte e vanno ad aggiungersi ai 200 arrivati nel weej end. Ora sono tutti stipati sul molo Favaloro. Il sindaco Martello lancia l’ennesimo allarme: “Se non è emergenza questa ditemi voi cos’è. Io ho più di 200 persone sul molo, 44 ospitate nella casa della Fraternità, 118 nell’hotspot e la popolazione dell’isola da preservare. Non so più a chi chiedere aiuto. Per non parlare delle conseguenze economiche. Il turismo nell’isola non so proprio come potrà ripartire in queste condizioni”.
Gli sbarchi sono tanti e quotidiani. Circa 700 nel periodo del lockdown, la metà dei quali solo in questi primi giorni di maggio. Un numero che allarma per le difficoltà di accoglierli in sicurezza mentre le segnalazioni di nuove partenze sono quotidiane. Un altro gommone con 46 persone a bordo, tra cui donne e bambini, è stato segnalato dal centralino Alarm phone in difficoltà in zona Sar maltese. “Dicono che stanno imbarcando acqua”, spiega il servizio telefonico che poco fa ha spiegato di aver perso i contatti con l’imbarcazione.
“Le autorità di Malta – aggiunge – sono informate e hanno il dovere di soccorrere queste 46 persone e di portarle in Europa senza ritardi!”.
Ancora sul molo di Lampedusa ci sono poco meno di un centinaio di migranti sbarcati ieri mentre un primo gruppo è stato trasferito a terra e si attende una seconda nave per la quarantena (come la Rubattino che sta a Palermo) che – secondo quanto assicurato dal Viminale – dovrebbe stazionare stabilmente tra Lampedusa e Pozzallo per essere utilizzata immediatamente per ospitare i nuovi arrivi evitando così che i migranti mettano piede a terra con i conseguenti rischi per la popolazione. Il Coronavirus ormai dilaga anche in Africa ma fino ad ora, dei migranti sbarcati (tutti sottoposti a tampone) solo uno, nell’hotspot di Pozzallo, è risultato positivo. I 118 fatti scendere ieri a Palermo dalla Rubattino dopo i 14 giorni di isolamento sulla nave quarantena gestita dalla Croce Rossa sono risultati tutti negativi al tampone. (repubblica)
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