MESSINA (ITALPRESS) – “Con Cateno De Luca abbiamo ripreso un percorso. Ha ragione sul Patto della Madonnina del 2019 e sulle parole di Berlusconi in piazza Duomo nel 2019. Mi è stato chiesto di candidarmi alla Regione e sto imparando tanto in questo ruolo. E’ un impegno che mi sta facendo capire tante cose. Stiamo dando importanza alle autonomia locali, che sono fondamentali pe fare funzionare il Paese”.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, è intervenuto in videocollegamento alla conferenza stampa di fine anno della Città Metropolitana di Messina. “In De Luca, come nel sindaco di Messina, vedo una capacità amministrativa. Ha salvato Messina e da sindaco attuale ha salvato Taormina. Ci ha posto delle tematiche condivisibili. Quel Patto del 2019 rimane scolpito nella storia politica e ora lavoreremo, nel rispetto dei ruoli, in un clima di collaborazione, in questo partiti ci sono dirigente che hanno le idee chiare su come amministrare i territori. Sud chiama Nord è un partito dei territori, dei sindaci. Dobbiamo fare squadra con una convivenza serena e pacifica. Ringrazio anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che sta svolgendo il suo ruolo in maniera importante. Bisogna far crescere la Sicilia, affrontare le emergenze e sapersi porre sui temi strategici. Ci stiamo provando, come sui termovalorizzatori, puntiamo sulla crescita della differenziata. Quando si dialoga e si lavora insieme, ci si capisce”.
“Nel 2019, è vero, ci fu il ‘Patto della Madonninà, con lui, con Berlusconi e Miccichè. De Luca è un elemento di stimolo e di confronto costruttivo per l’azione del governo. Le chiacchierate fatte con lui hanno toccato proposte concrete, in lui ho trovato un interlocutore con cui abbiamo condiviso diversi temi”.
“Ringrazio De Luca ma più che fare il padre nobile cerco di guardare a 360 gradi, la Sicilia ha bisogno di una collegialità di scelte. Abbiamo lavorato per stabilizzare i precari, i lavoratori dei beni culturali, abbiamo salvato l’Ast. Mi sta a cuore il confronto e il rispetto e questo confronto con De Luca ci aiuta. Stiamo affrontando questioni complesse e dopo due anni abbiamo firmato con il Ministro Schillaci un protocollo per la spendibilità di 750 milioni ma è servito tanto tempo per i vari passaggi procedurali, c’è una ‘forestà di regole che rallentano anche i programmi dotati di copertura finanziaria. Andiamo avanti con un percorso per chiudere ogni forma di precariato”.
“Voglio che le emergenze non siano più emergenze ma soluzioni ai problemi – ha concluso Schifani -. Voglio risolvere strutturalmente i problemi, dai rifiuti ai dissalatori. Bisogna uscire dal tunnel della siccità, non bastano più le soluzioni tamponi. C’è ormai un clima che è cambiato. Abbiamo anche potenziato la flotta anti-incendi e avremo un sistema a cui stiamo lavorando per il controllo dei piromani”.
Infine, il tema della ricandidatura: “Mi chiedono se mi ricandido alla presidenza: a me interessa lavorare per la Sicilia e fare il massimo. Poi si vedrà. Ora, ripeto, bisogna fare squadra”. Parlando del Ponte sullo Stretto Schifani ha detto: “Crediamo con forza nel Ponte sullo Stretto, il presidente Berlusconi mi ha esortato, 10 giorni prima della sua
morte, ad impegnarci per questo progetto e su tutte le opere
connesse. Lavoreremo sui vari interventi, anche sugli svincoli. Il sindaco di Messina sarà sempre più coinvolto nell’iter con il
Ministro Salvini. Basile non ha espresso una contrarietà
pregiudiziale e ha posto dei temi, esprimendo una posizione di
responsabilità che ho apprezzato, chiedendo di essere ascoltato.
Ho detto a Salvini che va coinvolto perchè si tratta della sua
città e dell’area metropolitana” ha concluso.
– Foto: xe1/Italpress –
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