“Ti prendo a bastonate, t’ammazzo a legnate”, “Cosa inutile, prostituta… Devi buttare il sangue qua e devi morire”.
Sono soltanto alcune delle frasi rivolte agli ospiti della onlus “I nonnini di Enza”, casa di riposo a Palermo. Quest’oggi sono scattati gli arresti per 4 persone. Le accuse sono quelle di maltrattamenti, lesioni personali e violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per queste ragioni il gip del capoluogo – indagini coordinate dal Dipartimento fasce deboli della Procura di Palermo – ha emesso un’ordinanza di arresti domiciliari per un amministratore e tre dipendenti della onlus. Per la struttura, con lo stesso provvedimento, è stato disposto il sequestro preventivo.
La denuncia per i maltrattamenti è arrivata direttamente da uno degli ospiti della casa di riposo. Il caso è venuto alla luce grazie alle indagini dei finanzieri del nucleo di polizia economico–finanziaria
di Palermo, grazie alle intercettazioni.
“Tanto se muori che mi interessa?”, veniva detto ai pazienti, che venivano presi a calci, schiaffi, strattonati e minacciati perché stessero seduti.
“Il ricorso a forme di violenza fisica e morale da parte degli indagati – si legge nel provvedimento del Gip – non ha assunto carattere episodico ma costituisce espressione di un consolidato modus operandi contrassegnato dal sistematico ricorso a forme di prevaricazione e sopraffazione nei confronti degli anziani ospiti, spinti fino ad atti di vile aggressione alla loro sfera di integrità fisica, oltre al loro patrimonio morale”.
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