MESSINA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza sta eseguendo cinque decreti di sequestro patrimoniale emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina, su richiesta della
locale Procura Distrettuale della Repubblica, nei confronti di 5 persone ritenute socialmente pericolosi.
I provvedimenti, estesi anche ai familiari dei 5 destinatari delle investigazioni, originari di S.Agata di Militello e Tortorici, scaturiscono dalla puntuale ricostruzione del profilo
di pericolosità sviluppata attraverso le risultanze delle molteplici iniziative investigative avviate, nel
tempo, dalla Procura peloritana e dalla Guardia di Finanza di Messina. Di particolare rilievo è risultata la valorizzazione delle evidenze giudiziarie emerse nel procedimento
“Nebrodi” che, nel gennaio 2020, ha consentito di delineare i contorni di una complessa organizzazione criminale di matrice mafiosa, riferibile a due articolazioni del gruppo dei “tortoriciani”, quella dei “Batanesi” e quella dei “Bontempo Scavo”, coinvolte nella commissione di plurime attività illecite nel territorio nebroideo.
Le indagini hanno documentato la costante operatività di tali compagini criminali nella provincia peloritana, accertando una peculiare propensione alla commissione di illeciti nel redditizio settore delle truffe in agricoltura, per l’ottenimento indebito di fondi comunitari a valere sulla Politica Agricola Comune.
Mirati approfondimenti economico-patrimoniali hanno consentito di disvelare la disponibilità di beni in misura sproporzionata rispetto ai redditi leciti dichiarati, dimostrando la stretta correlazione temporale tra i comportamenti antisociali documentali e l’illecito arricchimento accertato.
I provvedimenti riguardano complessivamente 2 compendi aziendali comprensivi dei relativi beni patrimoniali (attivi nel settore agricolo), 42 immobili (di cui 8 unità immobiliari e 34 terreni), 22 depositi al risparmio, 21 conti correnti, 14 polizze vita e 2 quote societarie, nella disponibilità diretta e
indiretta o comunque riconducibili ai proposti, per un valore stimato di oltre 2 milioni di Euro.
– Foto: Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
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