PALERMO (ITALPRESS) – Il mondo dello sport entra nel sistema di Confindustria. Lo fa con l’accordo sancito tra Csain – Centri sportivi aziendali e industriali, un ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e l’associazione degli industriali, nell’ambito di una collaborazione che favorirà la ripartenza delle attività sportive interne alle imprese in un periodo complicato come quello post-pandemico. L’accordo, presentato a Palermo nella sede di Sicindustria, serve a rafforzare l’organizzazione di eventi sportivi e ricreativi all’interno delle aziende, in modo tale da aiutare i dipendenti e le rispettive famiglie a superare la sedentarietà forzata a causa del Covid-19. Un connubio, quello tra l’ente di promozione sportiva e Confindustria, che contribuisce alla pianificazione nell’imminente futuro di una serie sempre crescente di eventi, nell’ambito di una vera e propria unione di forze nel nome del welfare. E Palermo non è per caso lo scenario della prima presentazione di questo accordo, visto che le più alte cariche di Csain condividono le origini siciliane. “La Sicilia è la prima regione in Italia sotto questo aspetto ed è il territorio trainante nell’unione tra sport e impresa – ha sottolineato il presidente nazionale di Csain, Luigi Fortuna – abbiamo dato una spinta all’attenzione al welfare attraverso la capacità di gestire le attività. Non abbiamo mai voluto spingere sull’acceleratore fin quando non si sono riproposte le attenzioni dei datori di lavoro nei confronti della socialità e del welfare aziendale. Si è capito quanto sia giusto investire nella parte sociale e con l’accordo con Confindustria andiamo a estendere ulteriormente la nostra azione che ha sia una funzione sportiva che sociale”. Dello stesso avviso il vice presidente nazionale dell’ente, Salvo Spinella, che racconta cosa c’è dietro Csain: “Nelle corde del nostro ente c’è la promozione sportiva all’interno delle imprese. Dipendenti ed operai devono avere mente sana in un corpo sano e questa deve essere la guida per il mondo sociale aziendale. Il nostro è un ente di promozione sociale riconosciuto anche dal ministero del lavoro – ha ricordato Spinella – bisogna ricreare la voglia di fare sport. Non facciamo agonismo, la nostra è una funzione sociale e dilettantistica, anche se talvolta vengono scoperti campioni e passati alle federazioni di riferimento”. 474 associazioni con 3.247 addetti, un fatturato di 50 milioni annui per un totale di 385 discipline sportive e 71.041 tesserati. Sono questi i numeri di Csain in Sicilia, regione che fa da volano per l’intero movimento. Nel dettaglio, ad Agrigento 45 associazioni per un totale di 6.240 tesserati, a Caltanissetta 54 con 5.532 tesserati, a Catania 74 con 28.745 tesserati, a Enna 25 con 2.790 tesserati, a Messina 19 con 5.532 tesserati, a Palermo 60 con 9.240 tesserati, a Ragusa 63 con 2.790 tesserati, a Siracusa 79 con 6.934 tesserati, a Trapani 55 con 3.268 tesserati. Le discipline che vantano tesserati sono svariate e coprono in maniera trasversale le diverse attività sportive: dal calcio alle arti marziali, passando per tennis, padel, golf, pallavolo, pesca sportiva, scacchi. Ad accogliere Csain nel mondo delle imprese a livello regionale il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno, che ha sottolineato come “sport, benessere e socializzazione sono elementi che possono contribuire a lasciarci alle spalle questa brutta esperienza della pandemia”, e il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese, che ha spiegato come l’unione tra sport e imprese voglia dire “dare una spinta sociale e un rasserenamento in un periodo come quello vissuto con la pandemia. Con questo connubio si rinsalda un rapporto di eccezionale importanza, con questo accordo si apre una nuova fase di welfare per le aziende”.
(ITALPRESS).
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