Il cadavere dell’uomo, che nel 2019 era stato dichiarato morto per cause naturali, è stato riesumato e a seguito di un’autopsia è stata accertata la presenza di cianuro nel suo corpo
Dopo la morte dell’uomo, in paese giravano voci sul possibile avvelenamento del pizzaiolo che lavorava in un locale a conduzione familiare ma le prime indagini erano partite quando l’ex amante della 36enne ha deciso di parlare dopo essere stato denunciato per stalking dalla donna. Per cercare di trovare riscontro al quel racconto nel febbraio scorso gli inquirenti hanno riesumato il cadavere del 40enne morto agli inizi del 2019 per quello che sembrava essere stato un attacco cardiaco improvviso. I successivi accertamenti medico legali hanno accertato la presenza di cianuro nel corpo dell’uomo sintomo di un chiaro avvelenamento.
Una serie di elementi che incastrano ora la vedova che è stata arresta nelle scorse ore dai carabinieri su disposizione del gip di Termini Imerese. “A seguito delle prolungate indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Carini il gip ha emesso il provvedimento ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico della donna che, mossa da un senso di forte insofferenza rispetto alla propria vita coniugale, dapprima avrebbe somministrato segretamente al marito un farmaco anticoagulante con effetti potenzialmente tossici nei casi di sovradosaggio e successivamente, il 22 gennaio 2019, gli avrebbe somministrato di nascosto una dose di cianuro, determinandone il decesso per insufficienza cardiorespiratoria nel giro di pochi minuti” spiegano gli inquirenti.
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