La Sicilia eletta regina d’Italia per l’estate 2020. E lo certificano alcuni studi dedicati al turismo. Secondo una ricerca di Airbnb la Sicilia è la meta più ambita e 8 italiani su 10 che stanno pianificando le ferie le trascorreranno nell’Isola.
Sembra che molti vacanzieri – spiega una ricerca di Ipsos Future4tourism – abbiano preso ispirazione dalla guida dei siti dell’Unesco tra cui figura anche l’Etna. Un altro studio, stavolta del sito Casa.it, rivela che nell’estate del distanziamento sociale in Sicilia è quadruplicata la ricerca di case vacanze, specie se vicino al mare.
E mentre la stampa internazionale ha scelto la Sicilia per rilanciare il turismo straniero in Italia, mettendo l’isola al centro di reportage pubblicati in tutto il mondo, uno studio Doxa-Birra Messina rivela che questa regione gode tanto del cosiddetto “turismo autoctono”: 6 siciliani su 10 scelgono abitualmente – e a maggior ragione quest’anno – di passare le vacanze estive in Sicilia. Tra i siciliani stanziali o fuori casa, come i lavoratori o gli studenti fuori sede, la maggioranza ha dichiarato che coglierà l’occasione per scoprire luoghi nascosti della propria terra (39%), mentre il 22% degli intervistati (con punte del 29% tra gli over 54 anni) ha confessato che resterà vicino casa, convinti che sia «il posto più bello del mondo»
Raccontando i luoghi del cuore per i siciliani e per i non siciliani (tra arte, natura, feste tradizionali e luoghi nascosti), la ricerca mette a fuoco analogie e differenze tra la vacanza dei turisti e quella dei locali. I primi cercano soprattutto cultura e bellezze naturali; i siciliani, forti di un rapporto più intimo, si riconoscono in una Sicilia più sensoriale e da scoprire, fatta di sapori, profumi ed esperienze autentiche. Tra gli italiani, chi prepara le valigie per andare in Sicilia lo fa soprattutto per l’offerta culturale (63%), per feste popolari e le tradizioni artigiane (41%), per l’Etna (39%), per l’entroterra meno conosciuto (38%) e per le piccole trattorie dove mangiare i piatti semplici di una volta (33%). Monumenti, castelli, teatri, templi, palazzi nobiliari: i segni tangibili della storia millenaria dell’isola sono al primo posto tra i luoghi del cuore anche per i siciliani (65%). Al secondo posto l’Etna, ma con valori molto più alti rispetto al campione nazionale (62% contro 39%) e al terzo posto i tre mari della Sicilia e i suoi colori (50%), le aree naturali protette in zone impervie (36%) e i piccoli paesini poco abitati dove raramente si vedono i turisti (32%).
La ricerca spiega perchè questa regione sembra avere una marcia in più, anche in questo momento, attraverso il concetto di “sicilitudine”, parola che racchiude tutti gli aspetti che i siciliani (e i non-siciliani) amano di quest’isola: sui caratteri identitari dell’Isola e dei suoi abitanti c’è perfetta aderenza tra auto-percezione e percezione degli italiani. Generosità, accoglienza e ricchezza d’animo sono i tratti caratteristici in cui si riconoscono i siciliani e che attribuiscono loro anche il resto degli italiani, con valori sempre superiori al 90% e con punte del 98%.
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